“Lo abbiamo fregato: Imparato 1 Balotelli 0. Adesso voglio due Ferrari”. L’avvocato e il presunto ricatto a Super Mario

Sul banco degli imputati non è finito Mario Balotelli, il centravanti della nazionale, dell’Inter, del Milan del Liverpool del Nizza, bensì l’avvocato che assisteva una minorenne che aveva accusato il calciatore di violenza. Nell’aula del Tribunale di Vicenza si sta processando il legale, Roberto Imparato, che risiede ad Asolo, in provincia di Treviso, dopo che a Brescia il calciatore era stato prosciolto da ogni accusa. Si sospetta che il professionista, d’intesa con la giovane donna, avesse ordito una trappola per lucrare un’ingente somma di denaro. “Lo abbiamo fregato: Imparato 1 Balotelli 0. Adesso voglio due Ferrari: una gialla e una blu per te”. È questa delle una delle battute compromettenti intercettate durante le indagini da parte della Procura di Vicenza pronunciate dal professionista. Lui si sarebbe tenuto la Ferrari gialla, mentre quella blu l’avrebbe acquistata la giovane.

Questa ed altre prove sono state illustrate dal brigadiere dei carabinieri Fabrizio Cannata che ha ripercorso in aula le prove raccolte a carico dell’avvocato, assistito da Ernesto De Toni, che è accusato di tentata estorsione nei confronti di Balotelli. Oggi il calciatore ha 31 anni e milita nella squadra turca della Dana Demirspor: assistito dall’avvocato Enrico Baccaro si è costituito parte civile nel procedimento e chiede un risarcimento danni di 150mila euro.

Super Mario era indagato a Brescia con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una diciassettenne di Bassano del Grappa. L’inchiesta è stata archiviata dal gip di Brescia che aveva scagionato il centravanti, affermando che la sua accusatrice non era affidabile. Era emersa l’ipotesi di una macchinazione, testimoniata proprio da alcune telefonate che la ragazza aveva fatto al calciatore il quale le aveva registrate. La giovane non aveva fatto riferimento a violenze, ma si era soltanto lamentata con Balotelli per essere stata trascurata dopo aver trascorso alcune serate a Nizza con lui. “Sono una stupida nell’aver creduto in te” è una delle frasi che aveva pronunciato. Due ex colleghi di Balotelli al Nizza avevano testimoniato, ricordando l’incontro con la ragazza in una discoteca dopo una partita di calcio.

Ad un certo momento si era fatto vivo l’avvocato Imparato, che aveva cercato di ottenere 100mila euro da Balotelli per non far finire sui giornali la notizia. Poi il giudice aveva stabilito che Balotelli era vittima di una tentata estorsione. I suoi legali, Francesca Coppi e Alessandro Moscatelli, avevano commentato: “Mario è molto soddisfatto, soprattutto dal punto di vista morale, la riteneva un’accusa infamante ed inaccettabile. Spiace per la giovane ragazza che si è dimostrata uno strumento nelle mani di adulti senza scrupoli”.

La vicenda è finita a Vicenza dopo che Balotelli con i suoi avvocati era passato al contrattacco denunciando la minorenne, indagata ora a Venezia, e il legale. Secondo la testimonianza del brigadiere dei carabinieri, Imparato avrebbe fatto riferimento a simulazioni da parte della ragazza dicendo: “Lei è un’attrice nata”. E anche: “Dobbiamo preparare un trappolone per registrarlo”. Ed è proprio una conversazione al telefono tra la donna e il calciatore che il legale aveva espresso la sua gioia, riferendosi alle Ferrari da comperare con i soldi del risarcimento. La stessa ragazza, parlando al telefono, aveva detto che il legale le avrebbe suggerito “di dire che ho un trauma, non dormo e non vado a scuola” a causa di quello che le era accaduto. Nella denuncia Balotelli aveva spiegato che la ragazza gli aveva mostrato un documento sostenendo di essere maggiorenne. Poi si era però fatta viva affermando di avere 17 anni ed era scattata la richiesta di denaro in cambio del silenzio.

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