“L’Italia ha bisogno di questo premier”




15 Luglio 2022 – 06:00




“Io sono incredulo che l’Italia sia stata per più di due anni nelle mani di Giuseppe Conte. Quello che è accaduto oggi certifica che quanto facemmo ai tempi, con la caduta del Conte bis, fu un vero e proprio servizio alla patria.”








Ivan Scalfarotto, sottosegretario all’Interno ed esponente d’Italia viva, rivendica di essersi dimesso dal Conte bis e di aver letto prima di altri la portata politica, per così dire, della leadership di Giuseppe Conte.

Mario Draghi si è dimesso.

«Io sono incredulo che l’Italia sia stata per più di due anni nelle mani di Giuseppe Conte. Quello che è accaduto oggi certifica che quanto facemmo ai tempi, con la caduta del Conte bis, fu un vero e proprio servizio alla patria. Il Movimento 5 Stelle ha tentato un bluff per ragioni di consenso e ha così messo fine ad un’esperienza di governo che tutto il mondo riconosce come autorevole, credibile e necessaria per l’Italia. È stata una manovra da apprendisti stregoni».

Anche lei si dimise dal Conte bis.

«Era un governo non all’altezza della situazione per la straordinarietà di quel periodo, segnato dalla pandemia, a cui Conte non era stato in grado di dare risposte convincenti. Davanti all’evidenza dei fatti, facemmo ciò che fa un partito serio: manifestammo il nostro dissenso e ci dimettemmo dai nostri incarichi di governo.».

Cosa avete intenzione di fare adesso?

«Draghi rappresenta un asset straordinario per il Paese: si tratta di una persona che l’Italia non può, nella maniera più assoluta, permettersi di perdere. Ha detto bene Renzi oggi in Senato: l’Italia ha bisogno di Draghi».

Peraltro i ministri del Movimento 5 Stelle non si sono neppure dimessi.

«Guardi: è qualcosa che faccio fatica a commentare. Il ministro dell’Agricoltura in missione, e che non ha votato la fiducia al governo di cui fa parte. Il ministro Federico D’Incà che ha chiesto la fiducia che il suo gruppo non ha votato. Sono cose da pazzi».

Lei sottolinea di averci visto lungo su Conte e sul Movimento 5 Stelle, insomma.

«Pensare che la sinistra in Italia potesse essere rappresentata da un’alleanza con il Movimento 5 Stelle e peraltro con la leadership di Giuseppe Conte – come ha fatto il Pd – è stato un grave errore politico. Ripeto: quanto è accaduto è la riprova che quello abbiamo fatto, quando ci siamo dimessi, è stato un bene per il paese».























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