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“L’Italia deve sganciarsi”. Orsini attacca (ancora): “No all’invio di armi”

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4 Maggio 2022 – 07:51




Nuova incursione tv di Orsini: “La via della pace è quella che prevede l’indebolimento della resistenza ucraina bloccando l’invio di nuove armi”














Nell’ultima puntata di Cartabianca, il profesore Alessandro Orsini non ha avuto a disposizione uno spazio in solitaria per fare il suo monologo. Bianca Berlinguer per l’occasione ha apparecchiato un confronto tra il professore e Matteo Salvini sulla guerra in Ucraina per poi intavolare il solito dibattito con gli ospiti. Alessandro Orsini è convinto che l’Italia debba staccarsi dalla Nato e dall’Unione europea smettendo di inviare armi all’Ucraina e che così dovrebbero fare tutti, perché così dal suo punto di vista non si continua ad alimentare il conflitto. Ma senza le armi Occidentali, l’Ucraina non sarebbe sopravvissuta oltre due mesi sotto le bombe della Russia e, probabilmente, Putin avrebbe già marciato su Kiev. E non solo.

L’Italia deve sganciarsi, deve essere il primo Paese a dire ‘no’ all’invio di armi pesanti all’Ucraina. Se l’Italia si sgancia, la partita comincia a cambiare“, ha detto con convinzione Alessandro Orsini, ipotizzando la spaccatura tra il nostro Paese e la Nato. Per il professore, l’unico modo per arrivare a una de-escalation pare sia il depotenziamento della resistenza ucraina: “Se noi continuiamo a dire a Zelensky ‘stai tranquillo, ti diamo qualunque cosa’, non si fa la pace“.

E in quest’ottica, Alessandro Orsini si è anche cimentato in un’ipotesi di scenario che, a suo dire, dovrebbe verificarsi per arrivare alla pace: “Il parlamento italiano inizia a sganciarsi dalla politica di Biden, questo messaggio arriva a Macron che non può non tenere conto di questa situazione. L’Italia è la prima pedina, la Germania coglie la palla al balzo, Biden e Johnson iniziano ad essere isolati. Zelensky capisce che gli daremo armi ma non per sempre e a quel punto comincia a fare calcoli“.

Ma lo scenario ipotizzato da Alessandro Orsini è stato smontato da Claudio Locatelli, giornalista al fronte, che ha spiegato che “a Kharkiv per la prima volta gli ucraini riescono a spingere alcune grandi controffensive, grazie anche alle armi arrivate dall’Occidente“. L’Ucraina vuole resistere e proteggere il suo territorio ma per Alessandro Orsini: “Il percorso che stiamo seguendo, posso dirlo con certezza, non porterà mai alla pace“.

Dal suo punto di vista, infatti, una delle strade è porre sul tavolo la possibilità del riconoscimento delle repubbliche separatiste: “Non usciremo da quest’inferno se non ci sarà il riconoscimento del Donbass come regione indipendente. Ma in Italia non si può sviluppare un dibattito su questo“. E nemmeno in Ucraina, evidentemente, sarebbero concordi nel sviluppare questo argomento, come ha più volte messo in evidenza Natalia Kuzmina, ballerina ucraina ospite fissa di Bianca Berlinguer.




























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