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L’ex agente di polizia Derek Chauvin è stato condannato a 21 anni di carcere per aver violato i diritti civili di George Floyd

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L’ex agente di polizia statunitense Derek Chauvin è stato condannato da un giudice federale a 21 anni di carcere per aver violato i diritti civili di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso il 25 maggio del 2020 durante un arresto a Minneapolis, in Minnesota.

Si tratta di una nuova condanna: nell’aprile del 2021, infatti, Chauvin era già stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere per l’uccisione di George Floyd. Era stato dichiarato colpevole di omicidio involontario di secondo grado.

La sentenza del giudice federale è arrivata dopo che Chauvin, lo scorso dicembre, aveva riconosciuto la sua responsabilità nella morte di Floyd, e aveva accettato un patteggiamento che prevedeva una condanna da 20 a 25 anni.

I procuratori federali avevano spinto per il massimo della pena; gli avvocati di Chauvin avevano cercato di ottenere il minimo, 20 anni, sostenendo che Chauvin si fosse pentito.

Il patteggiamento prevede che Chauvin sconti le due pene contemporaneamente (la nuova condanna estenderà di qualche anno la pena che stava già scontando), e che sia trasferito da una prigione statale del Minnesota a una prigione federale, dove – secondo gli esperti – dovrebbe essere più sicuro e potrebbe essere sottoposto a un regime carcerario meno restrittivo.

George Floyd era stato arrestato con violenza il 25 maggio del 2020, benché fosse disarmato. Nei video dell’arresto girati dalle telecamere di sorveglianza e dai passanti si vedeva Chauvin premere con il ginocchio sul collo di Floyd per più di nove minuti: anche dopo che Floyd aveva perso coscienza, Chauvin e gli altri agenti che erano con lui non lo avevano soccorso. Floyd era morto poco dopo essere stato portato in ospedale.

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