Lauro ritorna, un tour con un’orchestra (e gli Nft)
di Andrea Laffranchi
Il concerto all’Ippodromo di Milano è collegato a un’iniziativa benefica con delle opere d’arte legate a NFT
Achille Lauro non cerca scuse. Se la sua partecipazione all’Eurovision è stata letta da molti come un fallimento vista l’eliminazione alla semifinale, lui non fa lo scarica barile. «È un format che rispetta la volontà dell’artista. Io ho fatto una scelta schierata, un pezzo punk rock con un spettacolo dirompente e un toro meccanico in scena… Sarebbe stato bello arrivare alla finale, ma sono abituato ad andare a sbattere di faccia e dire ricominciamo. La carriera per me è come un libro di cui ogni volta scrivo una nuova pagina», racconta il cantautore in occasione del tour estivo che lo ha portato all’Ippodromo di Milano.
La nuova pagina, lascia intendere, potrebbe essere un capitolo senza quella ricerca estrema nello stile che lo ha caratterizzato dal primo Sanremo in poi. «Ho voglia di mettere davanti a tutto le canzoni. Ho passato sei mesi a produrre nuova musica. Dell’estetica non me ne frega nulla: ci sono canzoni con un diritto/dovere ad essere accompagnate da uno spettacolo e altre che hanno un’anima per cui basta una maglietta».
Schietto lo è, Achille. E perciò si toglie pure un sassolino dalla scarpa: Blanco gli aveva detto che al suo posto non avrebbe mai scelto di partecipare all’Esc per San Marino. «È un pischello. Tanti mi hanno mandato messaggi per dire che non era vero o magari lui pensava che quella frase non sarebbe stata riportata, ma io faccio scelte senza chiedere il permesso ai colleghi». Alla data milanese del tour Lauro ha collegato un’iniziativa benefica: durante lo show la musica di 5 brani genererà attraverso intelligenza artificiale delle opere d’arte visive che saranno legate a NFT che andranno all’asta a favore del Comitato Maria Letizia Verga per la cura della leucemia del bambino. «È il futuro. Il mio lavoro non è solo musica, sono anche un imprenditore e da boomer quale mi sento mi circondo di ragazzi che affrontano il presente con gli occhi del futuro».
Nel tour ha previsto date con un’orchestra e altre con la band: «Ho il lusso di poter scegliere che musica fare». La scena italiana la valuta così: «Esistono cicli che durano circa 5 anni. Siamo stati fossilizzati per un po’ sul rap e sulle tematiche della strada: tutti le seguivano per essere famosi. Io, Måneskin e Mahmood-Blanco abbiamo seguito la nostra identità, più forte di quella moda». A proposito di cicli, la scorsa estate con Fedez e Orietta Berti ha rilanciato gli anni 60, lui non replica: «Quella moda ha già rotto le scatole. C’è chi l’ha cavalcata bene e chi la porta alla nausea».
6 luglio 2022 (modifica il 6 luglio 2022 | 00:54)
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