Lamorgese: in decreto flussi più di 70 mila posti
ServizioLavoro
A Palazzo Chigi si sta verificando «la possibilità di accelerare le procedure perché manca personale in settori specifici», dice la ministra dell’Interno
di Nicola Barone
1′ di lettura
Nel prossimo decreto flussi «se l’anno scorso si è trattato di 70 mila persone, quest’anno i numeri saranno più elevati». Lo ha specificato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, a Venezia al termine del Med5. «Si sta lavorando alla Presidenza del Consiglio – ha precisato – verificando la possibilità di accelerare le procedure perché manca personale in settori specifici. Ricordo il protocollo di 10 giorni fa con il ministero del Lavoro per inserire nel circuito dell’edilizia coloro che sono titolari di protezione internazionale o la cui pratica è in via di esame. Stiamo verificando un analogo protocollo per altre categorie».
Accordo su inserimento 3mila migranti vulnerabili
Formare e avviare al lavoro nel settore edile rifugiati e altri migranti vulnerabili, al fine di accompagnare il loro percorso verso l’autonomia e per sostenere la crescita trainata da Superbonus e Pnrr. La collaborazione stabilita tra governo e parti sociali mira all’inserimento socio-lavorativo di almeno 3mila persone, tra richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea, titolari di protezione speciale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l’età adulta ed ex minori stranieri non accompagnati (msna). I destinatari, individuati nei Centri di accoglienza straordinaria e nel Sistema di accoglienza e integrazione vengono inseriti nei percorsi di formazione delle scuole edili, coordinate dall’ente paritetico Formedil e faranno esperienze sul campo con tirocini da svolgersi direttamente presso le imprese di settore. Per i minori stranieri non accompagnati e per coloro nel frattempo diventati maggiorenni sono previsti anche interventi pilota basati sull’attivazione di contratti di apprendistato.