La società Cox Enterprises comprerà il sito americano di news Axios

Il sito di news americano Axios sarà venduto per 525 milioni di dollari a Cox Enterprises, un grosso gruppo industriale attivo nei media, nelle comunicazioni e nel settore delle auto. I tre fondatori di Axios riceveranno incentivi economici per restare nell’azienda e continueranno ad avere ruoli decisionali nel lavoro del giornale e nell’attività economica della società.

Axios (in greco significa “degno”, “di valore”) è stato una delle novità di maggiore successo nel mondo dei media dell’ultimo decennio: fu fondato nel 2016 da tre ex giornalisti di Politico e acquisì subito una certa fama per la notorietà dei giornalisti che andarono a lavorarci, per le sue ambizioni e per il suo approccio inedito a temi come la politica, i media, la salute e la tecnologia (quelli di cui si è occupato di più fin da subito). Jim VandeHei, uno dei tre fondatori, disse che l’obiettivo era fare di Axios «un mix tra l’Economist e Twitter»: in effetti il suo feed di notizie nella homepage è concepito in modo simile a quello di un social network, con lo scorrimento in verticale e un “post” per volta.

Negli anni Axios ha avviato diversi progetti innovativi nell’ambito dei media, soprattutto nel campo delle newsletter e dell’informazione locale, in un periodo in cui negli Stati Uniti hanno chiuso centinaia di testate locali e in cui gli investimenti nel settore continuano a diminuire. In questo senso l’acquisizione dovrebbe garantire grande stabilità economica a un settore in difficoltà per il calo dei ricavi pubblicitari online, dominati dalle grandi aziende come Google, Facebook e Amazon. Su Axios, Sara Fischer ha scritto che proprio gli investimenti del sito nell’informazione locale avrebbero avuto un ruolo decisivo nell’acquisizione, perché quello fu uno dei primi ambiti di investimento di Cox Enterprises, che intende ancora alimentarlo e preservarlo.

Si è parlato spesso anche del formato dei suoi articoli, che è costruito in modo schematico come una specie di mappa concettuale, con l’obiettivo di aiutare il lettore ad avere una comprensione completa dell’argomento nel più breve tempo possibile (per capire come è fatto basta aprire il link all’inizio di questo articolo). Un po’ come Politico, ha costruito la sua fama iniziale puntando molto su scoop più piccoli e che le grandi testate tradizionali consideravano minori. Sulla politica si è fatto molto notare l’approccio battagliero durante gli anni di presidenza di Donald Trump, soprattutto per le interviste del suo giornalista politico Jonathan Swan.

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