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La dose di richiamo dei vaccini aggiornati contro le sottovarianti di omicron potrà essere somministrata a tutte le persone con più di 12 anni che ne facciano richiesta

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Il ministero della Salute ha detto che la dose di richiamo con i vaccini aggiornati contro le sottovarianti di omicron può essere somministrata a tutte le persone con più di 12 anni che ne facciano richiesta. La decisione riguarda i cosiddetti vaccini bivalenti che sono già stati autorizzati dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), quelli cioè che sono stati aggiornati per essere più efficaci contro le varianti BA.1, BA.4 e BA.5 di omicron.

In una circolare, il ministero ha specificato che i vaccini bivalenti potranno essere somministrati come seconda dose di richiamo (cioè come quarta dose) per le persone dai 12 anni in su che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo (cioè la terza dose) da almeno 120 giorni, con particolare raccomandazione per le persone sopra i 60 anni e soggetti con particolare fragilità; possono anche essere somministrati come prima dose di richiamo (terza dose) per chi non l’abbia ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino usato per completare il ciclo primario. In ogni caso, il ministero ha chiarito che questi vaccini saranno “resi disponibili su richiesta dell’interessato”.

Al momento i vaccini bivalenti autorizzati dall’AIFA sono l’aggiornamento di Comirnaty (il vaccino di Pfizer-BioNTech) e quello del vaccino di Moderna, adattati per essere più efficaci contro la variante BA.1; a metà settembre l’AIFA ha autorizzato anche l’aggiornamento di Comirnaty contro le varianti BA.4-5.

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