La Cina ha provato con successo uno spazioplano suborbitale riutilizzabile
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Continuano le prove di velivoli sperimentali da parte della Cina. Uno degli ultimi test riguarda uno spazioplano suborbitale riutilizzabile che è decollato e atterrato con successo negli scorsi giorni, da non confondere con la versione orbitale.
di Mattia Speroni pubblicata il 27 Agosto 2022, alle 15:40 nel canale Scienza e tecnologia
CNSA
All’inizio di agosto è emersa la notizia della prova, avvenuta con successo, di uno spazioplano riutilizzabile da parte della Cina che dovrebbe essere molto simile allo statunitense X-37B. Questa soluzione è di tipo orbitale e può trascorrere diverse settimane, se non mesi, nello Spazio per svolgere diverse tipologie di operazioni (coperte da segreto). Ma non si tratta dell’unico modello.
Sempre la Cina, negli scorsi giorni, ha lanciato e fatto atterrare anche uno spazioplano suborbitale riutilizzabile. Si tratta quindi di un modello differente per quanto riguarda la struttura e le capacità di volo ma che dimostra come lo stato asiatico abbia intenzione di provare a sviluppare questo genere di velivoli che potrebbero poi portare a navicelle con equipaggio (o in versione cargo). Ancora una volta però le informazioni sono scarse.
La Cina e gli spazioplani riutilizzabili
Come scritto sopra, non si tratta di una novità in senso assoluto. Era già noto che la Cina, anche attraverso l’eminente ingegnere Long Lehao (progettista e ideatore della serie di razzi spaziali Lunga Marcia), aveva intenzione di puntare su questi velivoli, sia in versioni orbitali che suborbitali. Questi test sembrano quindi una logica conseguenza dello sviluppo dell’industria spaziale cinese ma anche di una capacità tecnica interessante da parte della nazione asiatica. Inoltre la differenziazione dei velivoli e vettori disponibili consentirà di svolgere un maggior numero di operazioni.
La conferma dell’avvenuto test è stata data anche dagli organi ufficiali, come il costruttore (statale) CASC. In particolare sappiamo che questo modello di spazioplano suborbitale riutilizzabile utilizza un sistema di lancio verticale, attraverso un razzo spaziale e atterraggio orizzontale come un aeroplano standard (VTHL, vertical take-off – horizontal landing) permettendo così un rapido riutilizzo e senza la necessità di operazioni di recupero complesse.
Il lancio è avvenuto dal Jiuquan Satellite Launch Center nella Mongolia centrale mentre l’atterraggio al Alxa Right Banner Airport (visibile nell’immagine satellitare qui sopra), percorrendo una distanza di circa 300 km verso sud-est. Questo dovrebbe essere il secondo volo per questa unità o il primo dopo il riutilizzo dello spazioplano suborbitale. Come per altri modelli di questo tipo, sia cinesi che di altre nazioni (in particolare USA) sono pochissime le informazioni tecniche a disposizione del pubblico. Per avere ulteriori notizie in merito bisognerà aspettare che la Cina voglia diffondere, almeno parzialmente, gli aspetti tecnici di questi velivoli così da farsi un’idea più chiara di quali potrebbero essere gli utilizzi.
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