La Cina ha lanciato uno spazioplano riutilizzabile sperimentale, ancora
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La Cina ha lanciato nuovamente uno spazioplano sperimentale senza equipaggio per condurre alcuni esperimenti in orbita bassa terrestre. Le informazioni sono scarse e il segreto viene mantenuto ai massimi livelli.
di Mattia Speroni pubblicata il 08 Agosto 2022, alle 11:01 nel canale Scienza e tecnologia
CNSA
Il più noto spazioplano riutilizzabile sperimentale di piccole dimensioni e senza equipaggio è l’X-37B realizzato da Boeing per conto dell’aeronautica statunitense. Essendo un progetto segreto in molte sue parti non è ancora chiaro quali siano le missioni nelle quali è impegnato ma in generale dovrebbe essere impiegato per lo sviluppo di nuove tecnologie.
Dell’X-37B ci sono anche diverse immagini ufficiali (dove viene mostrato l’esterno e non la zona destinata al carico). Questo però non è unico nel suo genere. Anche la Cina starebbe sviluppando un progetto simile, del quale però abbiano ancora meno informazioni rispetto alla controparte statunitense. Proprio negli scorsi giorni questo velivolo sarebbe decollato per una missione estesa, come confermato ufficialmente dalla nazione asiatica.
La Cina lancia nuovamente uno spazioplano sperimentale
Come scritto sopra, ci sono ben poche informazioni circa questo progetto. In generale nella comunicazione ufficiale si parla semplicemente di “navicella riutilizzabile” ma è molto probabile che si tratti di uno spazioplano con decollo verticale e atterraggio orizzontale. A luglio dello scorso anno erano state anche avvistate (via imaging satellitare) quelle che sembravano piste di atterraggio destinate proprio a questo genere di velivoli.
Come potrebbe apparire lo spazioplano sperimentale cinese (fonte)
Quest’ultimo lancio è stato eseguito il 5 agosto 2022 alle 18:00 (ora italiana) dallo spazioporto di Jiuquan. Il razzo spaziale impiegato è un Lunga Marcia 2F che lo ha posizionato con in un’orbita di 346 x 593 km con inclinazione di 50°. Come riportato dall’astronomo Jonathan McDowell, durante la prima missione lo spazioplano cinese aveva un’orbita circolare di 340 km. Ci sono stati quindi alcuni cambiamenti rispetto al passato con l’ultimo lancio.
Come per la versione statunitense, anche in questo caso ci sono varie ipotesi sulle tipologie di missioni che vengono compiute. Tra queste, per esempio, c’è la possibilità di compiere sabotaggi a satelliti nemici evitando l’utilizzo di test ASAT (come quello compiuto dalla Russia negli scorsi mesi) che sono molto pericolosi dal punto di vista della generazione di detriti spaziali. Sempre tra le possibili missioni ci sono test di nuovi materiali esposti alle condizioni dello Spazio ma anche il rilascio di nanosatelliti.
Come scritto sopra, le informazioni sono molto scarse allo stato attuale e né CNSA né organi governativi hanno mai rilasciato informazioni precise in merito. Nonostante tutto la Cina ha voluto sottolineare, nel comunicato stampa dell’agenzia Xinhua, che questo velivolo “fornirà supporto tecnologico per l’uso pacifico dello Spazio”. Questa frase ovviamente non ha un vero e proprio significato se non si conoscono le specifiche della missione ma potrebbe essere solo un modo per ridurre la tensione legata a possibili operazioni ostili di altri stati. Nei prossimi anni forse ci sarà modo di vedere effettivamente quali sono le fattezze di questo velivolo, attualmente invece ci si può solo basare su pochi fatti e molte congetture.
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