Kiev, bene piano Italia ma garantire l’integrità territoriale
“Non esiste una pace imposta, si parte dalla disponibilità dell’Ucraina perché il loro popolo è stato invaso e il nostro obiettivo è agevolare il dialogo per step per arrivare al cessate il fuoco e poi alla pace”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla conferenza stampa finale della presidenza italiana al Consiglio d’Europa rispondendo ad una domanda sul piano italiano. “L’Italia promuove il piano e lo fa in base alla credibilità che ha perché abbiamo sostenuto con tutti i nostri mezzi quel popolo e questo ci dà credibilità di parlare di dialogo perché non ci siamo tirati indietro per aiutare gli ucraini aggrediti”.
Kiev accoglie con favore la proposta italiana di un piano per la pace in Ucraina, ma ribadisce che qualunque soluzione dovrà “rispettare la sovranità e l’integrità territoriale” del Paese. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Oleh Nikolenko a European Truth, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. “La parte italiana ha condiviso la sua visione dei modi per porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Attualmente sono allo studio proposte pertinenti. Accogliamo con favore qualsiasi sforzo internazionale per ristabilire la pace sul suolo ucraino e in Europa. Allo stesso tempo, qualsiasi decisione politica deve essere basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, ha affermato Nikolaenko.
“Abbiamo preso nota del piano di pace dell’Italia” per l’Ucraina” e “come Ue sosteniamo qualsiasi sforzo volto a concludere il conflitto. Ma dal punto di vista europeo questo deve passare dall’immediata cessazione dell’aggressione e dal ritiro senza condizioni dell’esercito russo”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa. “Le condizioni per questo cessate il fuoco le dovrà decidere l’Ucraina”, ha aggiunto il capo della diplomazia Ue, esortando i Paesi europei a “mantenere l’unità su tutti i fronti, diplomatici e militari”.
“Come Unione europea cerchiamo di appoggiare l’Ucraina e facciamo tutti gli sforzi diplomatici necessari per arrivare ad un cessate il fuoco, ma vogliamo anche che, quando i negoziati avranno luogo, l’Ucraina ci arrivi in una posizione di forza”, ha aggiunto Borrell.
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