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Johnny Depp vince contro Amber Heard: è stato diffamato dalla ex. Risarcimento da 15 milioni di dollari. “Mi è stata restituita la vita”

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Vittoria su (quasi) tutta la linea. La corte di Fairfax in Virginia ha dato ragione a Johnny Depp: la ex moglie Amber Heard lo ha diffamato e dovrà pagargli 15 milioni di dollari di danni. È una vittoria schiacciante quella ottenuta dall’ex ‘Pirata dei Caraibi’ che però, a sua volta, è stato riconosciuto colpevole di aver diffamato la ex moglie.

I primi commenti di Johnny e Amber

“Sei anni fa la mia vita, quella dei miei figli, delle persone a me care e quelle che per anni mi sono state vicine e hanno creduto in me, sono cambiate per sempre. In un battito di ciglia. Sei anni dopo la giuria mi ha ridato la vita”, ha scritto la star 58enne su Instagram.

“Fin dall’inizio – ha aggiunto Depp – l’obiettivo di questo caso è stato rivelare la verità, indipendentemente dall’esito. Svelare la verità era qualcosa che dovevo ai miei figli e a tutti coloro che sono rimasti al mio fianco. Ora – conclude – mi sento in pace sapendo di averlo fatto”.

Di tutt’altro umore, comprensibilmente, l’attrice: “La delusione che provo oggi supera qualsiasi parola”, ha detto Amber Heard dopo il verdetto. “Avevo portato una montagna di prove, ma non sono state abbastanza per resistere alla sproporzionato potere e influenza del mio ex marito”, ha affermato osservando che il verdetto rappresenta “un ritorno all’epoca in cui una donna che avesse osato parlare contro la violenza domestica veniva pubblicamente umiliata”.

Amber Heard abbraccia la sua avvocata Elaine Bredehoft dopo la lettura della sentenza

Amber Heard abbraccia la sua avvocata Elaine Bredehoft dopo la lettura della sentenza (reuters)

La sentenza milionaria

La giuria ha stabilito il risarcimento che Amber dovrà pagare all’ex marito: 15 milioni di dollari. Una  cifra inferiore ai 50 milioni chiesti dall’attore, ma pur sempre gigantesca e più del doppio degli alimenti ricevuti al momento del divorzio. Dei 15 milioni che deve pagare Heard, 10 sono a titolo di risarcimento danni e 5 sono danni “punitivi”.

Secondo quanto prevede la legge della Virginia, però, i danni punitivi vengono ridotti a 350mila dollari. Questo significa che Depp otterrà poco più di 10 milioni di dollari.

Anche l’attore dovrà però risarcire Amber Heard, seppure in misura minore di quanto toccherà a lei. I giurati hanno assegnato infatti alla donna un compenso di 2 milioni di dollari, per quando l’avvocato dell’ex marito ha definito “un imbroglio” le sue accuse. In breve, nella complicata vicenda giudiziaria, la giuria ha stabilito che i due ex coniugi si sono diffamati a vicenda. Dunque, a conti fatti, a Depp andranno 8 milioni e 350mila euro.

Johnny Depp

Johnny Depp (afp)

La gioia degli avvocati

I fan di Johnny Depp che si erano radunati davanti al tribunale in attesa di conoscere il verdetto hanno accolto con applausi gli avvocati che hanno difeso l’attore. “Il verdetto di oggi conferma ciò che avevamo affermato sin dall’inizio, ovvero che le affermazioni contro Johnny Depp sono diffamatorie e non supportate da alcuna prova. Siamo grati, così grati alla giuria per la loro attenta deliberazione, al giudice e al personale del tribunale”, ha detto Camille Vasquez, che ha difeso l’attore insieme a Ben Chew.

Il team legale dell’ex ‘Pirata’ è stato “veramente onorato” di difendere l’attore, ha aggiunto Chew, “contento che il processo sia stato apprezzato da chi è a favore della verità e della giustizia”.

La gioia di Camille Vasquez, uno degli avvocati di Johnny Depp, dopo a lettura della sentenza

La gioia di Camille Vasquez, uno degli avvocati di Johnny Depp, dopo a lettura della sentenza (reuters)

Sei settimane di processo

Il verdetto è stato raggiunto dai sette membri della giuria, dopo sei settimane di processo e 13 ore di deliberazioni in camera di consiglio. L’attrice di Aquaman ha accolto a capo chino la lettura della sentenza. Johnny è ancora in Gran Bretagna e poco prima della lettura del giudizio a lui favorevole era stato fotografato in un pub di Newcastle.

L’articolo diffamatorio

Amber e Johnny, si erano conosciuti nel 2011 sul set di The Rum diary. Il matrimonio venne celebrato nel 2015 nella loro casa di Los Angeles. Decisero poi di sposarsi nuovamente alle Bahamas, ma l’unione naufragò l’anno dopo, quando lei ottenne un’ingiunzione della magistratura per evitare che l’ex marito, accusato di violenze domestiche, le si potesse avvicinare.

Al centro della causa che si è conclusa oggi, c’era un articolo firmato da Amber due anni dopo, sul Washington Post intitolato: “Ho parlato contro la violenza sessuale e dovuto far fronte all’ira della nostra cultura. Questo deve cambiare”. Senza mai nominare l’ex marito, l’attrice si era definita “una figura pubblica che rappresenta la violenza domestica”.

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Depp, però, si era sentito chiamato in causa e aveva querelato la ex chiedendo 50 milioni di dollari come danni. Amber aveva rilanciato con una controquerela da 100 milioni di dollari, quando un avvocato del suo ex aveva definito le sue accuse “un imbroglio”.

Le accuse del Sun

Sempre nel 2018, sul tabloid britannico Sun, Depp venne inoltre descritto come un “uomo che picchia la moglie”. La definizione fu al centro di una nuova causa.

Le foto shock

Durante il processo, tra le altre cose, Amber Heard e i suoi legali mostrarono una foto con la “colazione” di Depp: quattro strisce di cocaina già pronte, tagliuzzate con la carta di credito. Una pinta di whisky e Red Bull. La scatolina di metallo per le droghe. Poi un’altra istantanea scattata dall’attrice, in cui Johnny sembra collassato a terra, apparentemente dopo un cocktail di sostanze stupefacenti e super alcolici. Insomma, secondo Heard, Depp era “un uomo spesso totalmente fuori controllo”.

La sconfitta

La causa si chiuse il 2 novembre del 2020, con una sentenza a favore del giornale e, quindi, totalmente sfavorevole a Depp. Nelle ore subito dopo la sentenza sui social era diventato trending topic l’ashtag #JusticeForJohnnyDepp.

L’ex moglie non aveva voluto commentare la sentenza ma, come riportava il Daily Mail, aveva organizzato una festa con parenti e amici con palloncini, gadget e un’enorme bottiglia di champagne gonfiabile.

Il licenziamento da ‘Animali fantastici’

L’attore provò a fare appello, ma la richiesta fu negata. Nello stesso periodo fu rimosso dal cast della saga Animali Fantastici. Al suo posto venne scelto Mads Mikkelsen.

L’esultanza dei fan

Il processo che si è svolto in Virginia, ad altissimo contenuto mediatico, è stato il primo dell’era TikTok e ha visto i social nettamente schierati a favore di Depp. È stato anche uno dei più clamorosi in una corte civile dell’epoca #MeToo.

All’esterno del tribunale, ad attendere la sentenza, si era radunata anche una piccola folla, nulla rispetto alle giornate “calde” del processo, con tanto di cartelloni decorati con cuoricini e scritte “Giustizia per Johnny”.

(ansa)

C’è stato anche un colpo di scena finale, quando la giudice Penny Azcarate ha rimandato la giuria in camera di consiglio, perché non aveva assegnato una cifra compensatoria della diffamazione.

“Il meglio deve ancora venire e un nuovo capitolo è finalmente iniziato”, ha scritto Depp in un comunicato che conclude con una citazione di Seneca: “Veritas numquam perit. La verità non muore mai”.

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