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Jessica e la cavalla Primavera che odia il frustino: «Non lo usavo e lei iniziò a vincere»

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di Andrea Pasqualetto

La driver: «Prima rallentava nell’ultimo giro di pista e non otteneva risultati. Poi è diventata la favorita». La deputata Lucchini: una legge per vietare le frustate ispirata alla sua vicenda

Figlia di un campione, bella ma triste, Primavera deludeva il suo padrone. L’ultimo giro di pista era per lei un supplizio. S’irrigidiva, rallentava, disobbediva. Poi è arrivata Jessica Pompa ed è successo il miracolo: tempo quattro mesi e la cavalla ha preso a trottare come suo padre. Prima classificata al Trofeo Croce Rossa, prima al Tris di San Giovanni Teatino, piazzata al Palio dei Comuni di Montegiorgio. Il segreto? «Penso che Primavera avesse bisogno di essere capita, l’ho curata e coccolata e, soprattutto, non ho mai usato il frustino in corsa, lo detesta». Con il risultato spettacolare che nei quattrocento metri finali, mentre gli altri scudisciavano e urlavano, lei dava colpetti di redini e la incitava a modo suo: «Dai Prima, dai che vinciamo, dai dai dai». E volava sul traguardo.

La carriera

L’impefetto e d’obbligo perché la cavalla da qualche tempo ha terminato la sua carriera di atleta per raggiunti limiti di età, 14 anni, e ora nitrisce e sbuffa nella fattoria dei nonni di Jessica, sulle colline marchigiane. «È diventata fattrice e ha dato alla luce un bel puledrino, Fellini JP. Spero che mi regali anche lei delle belle emozioni, magari ha la stoffa del nonno». Primavera ha alle spalle un palmares di tutto rispetto, soprattutto se si considera che è il risultato degli ultimi anni: 10 vittorie, record di velocità sui 1.600 e sui 2mila metri. Insomma, la schiappa è diventata un asso e gli scommettitori che fino al 2014 non puntavano un euro su di lei hanno finito per darla favorita.

La legge

Quella di Primavera As e dell’«amica» Jessica sembra una favola. Che l’onorevole Elena Lucchini, Lega, ha deciso di prendere ad esempio per proporre qualcosa di rivoluzionario: una legge che abolisca la frusta nelle corse. «Per il benessere degli animali, per il loro rispetto e perché Jessica ha dimostrato che non serve». L’ha intitolata «Nuova Primavera» proprio perché si ispira alle imprese della cavalla che vinceva senza essere frustata. «Mi rendo conto che si tratta di un cambiamento epocale, penso a qualcosa di graduale ma mi piacerebbe che ci fosse un consenso trasversale». Utopia. E la tradizione? E lo spettacolo? E il partito di chi dice che il frustino fa parte di questo sport? «Beh, Norvegia e Svezia stanno già andando in questa direzione, l’Italia si potrebbe adeguare».


Al di là di scudisci e speroni, il mondo di Jessica è popolato di gesti e parole carezzevoli. «Mi sento amica di Prima, non padrona, e odio chi chiama “prodotto” il puledrino appena nato», sono le regole di questa driver di 34 anni, che con una laurea in ingegneria insegna agli istituti superiori. Sarà anche per la sua storia o per un una nuova sensibilità che sta crescendo nel mondo dell’ippica, è successo che negli ultimi due anni sono nate delle corse senza frusta.

La new entry

«E mi è capitato di vedere qualche collega che, ogni tanto, non la usa. Si fa sempre molta fatica a togliere qualcosa che fa parte da sempre di uno sport. Ma anche solo a guardare ai risultati in pista, io posso testimoniare che Primavera, senza il frustino e con un po’ di comprensione, è rinata». Di lei sa tutto: carattere, gusti, passioni. «Capisce se la curi, ama le carezze, le carote, gli zuccherini, talvolta anche la solitudine».


Nella fattoria di Jessica c’è ora una new entry. «Si chiama Birba Dall, è una trottatrice di cinque anni. Era stata tolta dalle corse perché negli ultimi 400 metri si piantava. L’abbiamo seguita, le ho tolto il frustino e, incredibile, ha già vinto tre corse».

3 giugno 2022 (modifica il 3 giugno 2022 | 22:59)

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