iPhone 14 è più facile da riparare ma sempre restistente
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Questo è stato indubbiamente l’anno della “svolta ecologica” che, seppur con i suoi limiti e i concreti rischi di greenwashing (che potremmo tradurre come ambientalismo di facciata), ha portato le maggiori compagnie tecnologiche verso design che consentano l’autoriparazione dei loro dispositivi.
Anche Apple, i cui smartphone e tablet sono solitamente molto difficili da smontare, ha avviato un programma apposito e ora con i nuovi iPhone 14 sembra anche aver imboccato la strada della riparabilità senza rinunciare alla resistenza.
A “certificarlo”, due prove molto attese: il teardown del famoso sito iFixt e il test di resistenza di JerryRigEverything. Per quanto riguarda il primo, arriva successivamente a un video che ci aveva già mostrato i componenti interni del nuovo iPhone 14 Pro Max, ma le conclusioni sono molto più interessanti.
Se infatti gli iPhone 14 sono molto simili esternamente ai loro predecessori, sono stati completamente riprogettati dall’interno, al punto da spingere l’amministratore delegato di iFixit Kyle Wiens a elogiarne il design interno e definirlo riprogettazione di un iPhone più radicale da iPhone X. Anzi, il manager afferma che Apple avrebbe dovuto annunciare la maggiore riparabilità a gran voce sul palco del Keynote durante la presentazione del 7 settembre.
iPhone 14 e iPhone 14 Plus sono infatti i primi modelli di iPhone che possono essere aperti dal lato posteriore (una cosa che non avveniva da iPhone 4S), con display e pannello in vetro posteriore fissati semplicemente con due viti e uno o due connettori, il che ovviamente facilita la rimozione e la sostituzione di entrambi i componenti.
La novità interessante è che ora i due componenti formano un “sandwich” con all’interno il telaio comprendente scheda madre e altre strutture, che può essere smontato facilmente e sostituito (lasciando fuori il blocco fotocamere) con costi di riparazione più bassi. Per esempio cambiare il vetro posteriore ora costa 169 dollari invece di 199.
iFixit ha smontato i modelli statunitensi di iPhone 14 e iPhone 14 Pro, che presentano un “spazio vuoto” al posto dello slot per la SIM, oltre al modem Snapdragon X65 di Qualcomm per la connettività 5G e satellitare tramite una nuova banda n53. iFixit afferma di essere al lavoro sullo smontaggio di iPhone 14 Pro Max, ma già il cugino si è guadagnato un bel 7 come punteggio di riparabilità. Qui sotto potete vedere il video completo.
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Zach Nelson con il suo temuto test di resistenza conferma l’ottima impressione lasciataci dai ragazzi di iFixit. Anche lo YouTuber apprezza la scelta di smontare il nuovo iPhone dal lato posteriore, in quanto il fatto di dover smontare i dispositivi dallo schermo li rendeva praticamente impossibili da riparare.
Passando al test vero e proprio, Zach elogia la resistenza dello schermo, rivestito dal cosiddetto “Ceramic shield”, che lo rende più duro rispetto al normale vetro temperato. Questo si nota dal fatto che il vetro viene rigato solo a partire dal livello 7 di durezza in scala di Mohs.
Passando al taglierino, Zach comincia a rigare il frame in metallo, apre lo sportellino SIM (il suo è un modello internazionale) e mostra un’incongruenza nelle affermazioni di Apple sui vetri che coprono gli obbiettivi delle fotocamere in vetro zaffiro. Il vetro zaffiro infatti dovrebbe essere rigato a partire dal livello 8 della scala di Mohs, ma come si vede nel test, già dal livello 6 si notano dei segni. Lo Youtuber conclude che forse è un vetro zaffiro impuro e Apple dovrebbe usare il cosiddetto Ceramic shield.
Infine, Zach passa al test con l’accendino, che lascia un segno indelebile in quanto il pannello è OLED e conclude con il bend test, che il nuovo iPhone passa senza problemi nonostante il nuovo design. Lo YouTuber conclude elogiando Apple per gli sforzi verso la riparabilità pur mantenendo gli alti standard di resistenza e qualità.
Qui sotto potete vedere il video completo, a cui seguirà a breve anche il solito teardown.
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