Intel produrrà alcuni chip NVIDIA? Forse, le due aziende si parlano

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Intel produrrà alcuni chip NVIDIA? Forse, le due aziende si parlano



Il CEO di NVIDIA non fa mistero di essere in trattativa con Intel per produrre alcuni chip presso le loro Fab. Huang, nel suo discorso, spiega che il percorso imboccato da Intel è interessante ma non semplice, richiede un cambio di cultura aziendale.


di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Marzo 2022, alle 21:01 nel canale Mercato





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NVIDIA potrebbe realizzare alcuni chip nelle fabbriche di Intel. A dirlo non è un insider, ma il CEO e presidente in persona, il famoso Jensen Huang. Durante una sessione di domande e risposte con la stampa statunitense, l’istrionico boss di NVIDIA ha dichiarato di vedere di buon occhio la “nuova Intel” di Pat Gelsinger, in particolare l’iniziativa Intel Foundry Services (IFS) attraverso la quale la casa di Santa Clara mira a produrre chip anche per altre società all’interno delle proprie Fab.

“La nostra strategia è quella di espandere la nostra base di fornitori con diversità e ridondanza per ogni singolo strato: quello dei chip, dei substrati, del sistema, ogni singolo strato. Abbiamo diversificato il numero di processi produttivi, il numero di fonderie e Intel è un partner eccellente per noi. […] Sono interessati a farci usare le loro fonderie e noi siamo molto interessati a esplorare [l’opportunità]“, ha affermato Huang.

Il CEO di NVIDIA ha spiegato che il nuovo corso di Intel rappresenta un importante cambio culturale per un’azienda. “Essere una fonderia del calibro di TSMC non è per i deboli di cuore; non è un cambiamento solo nella tecnologia produttiva e nei capitali investiti, ma di cultura: da azienda orientata al prodotto a un’azienda orientata al prodotto, alla tecnologia e ai servizi“, ha spiegato Huang.

“Un’azienda orientata ai servizi che danza con il tuo business. TSMC è una società di servizi che ha a che fare con, quante, 300 aziende in tutto il mondo? Il nostro business è simile a un’orchestra, eppure ballano con noi. E poi c’è un’altra orchestra con cui ballano. Quindi la capacità di ballare con tutti questi team e la filiera di approvvigionamento non è per i deboli di cuore e TSMC lo fa semplicemente in modo magnifico. Gestione, cultura e valori fondamentali si aggiungono alla tecnologia e ai prodotti” ha detto Huang.

Gelsinger è salito al timone di Intel per cambiare lo status quo, da qui bisogna partire per capire le sue mosse: mantenere l’azienda ancorata ai vecchi pilastri sarebbe stato come condannarla a morte certa, Intel si stava impantanando. Gelsinger potrebbe fallire, c’è questa eventualità, ma provarci è sempre meglio che non far nulla.

Sono incoraggiato dal lavoro svolto in Intel, penso che questa sia una direzione in cui devono andare e siamo interessati a dare uno sguardo ai loro processi produttivi. Il nostro rapporto con Intel è piuttosto lungo; lavoriamo con loro in un sacco di aree diverse, ogni singolo PC, ogni laptop, supercomputer, collaboriamo con loro”, ha aggiunto Huang.

Scegliere Intel come partner produttivo potrebbe tuttavia richiedere un lungo percorso, non si tratterebbe di fare clic su un interruttore. “Le discussioni sulla produzione richiedono molto tempo e non si tratta solo di desiderio. Dobbiamo allineare la tecnologia, i modelli di business, la capacità, il processo operativo e la natura delle due società. Ci vogliono una discreta quantità di tempo e discussioni molto approfondite: non si tratta di comprare del latte, ma di integrare le rispettive filiere di approvvigionamento. Le partnership con TSMC e Samsung degli ultimi anni hanno richiesto anni per essere coltivate. Quindi siamo molto aperti a considerare Intel e sono lieto degli sforzi che stanno facendo”.

L’ingresso di Intel nel mondo delle GPU dedicate e la volontà di affrontare NVIDIA nel settore dell’intelligenza artificiale con Ponte Vecchio non sembrano turbare troppo le notti di Huang. “Lavoriamo a stretto contatto con Intel, condividendo con loro la nostra roadmap molto prima che con il pubblico, da anni. Intel conosce i nostri segreti da anni. AMD conosce i nostri segreti da anni. Siamo abbastanza sofisticati e maturi per renderci conto che dobbiamo collaborare. […] Condividiamo le roadmap, ovviamente, con riservatezza e un canale di comunicazione molto selettivo. Il settore ha appena imparato a lavorare in questo modo”, ha spiegato Huang.

“Da un lato, siamo in concorrenza con molte aziende, ma collaboriamo anche profondamente con loro e ci affidiamo a loro. Come ho già detto, se non fosse stato per le CPU AMD in DGX, non potremmo commercializzare DGX. Se non fosse per le CPU Intel e tutte gli hyperscaler collegati al nostro HGX, non saremmo in grado di consegnare HGX. Se non fosse per le CPU Intel nei nostri computer Omniverse che stanno arrivando, non saremmo in grado di eseguire le simulazioni digitali che si basano così profondamente sulle prestazioni single-thread cui sono davvero bravi”, ha concluso Huang.






















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