Inizia anche a Emden la produzione di Volkswagen ID.4. La casa deve soddisfare 73.000 ordini
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Dopo gli stabilimenti di Zwickau, Anting e Foshan, La ID.4 verrà prodotta anche ad Emden, dove Volkswagen ha investito diversi miliardi di euro per la conversione e la formazione del personale
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 20 Maggio 2022, alle 17:52 nel canale Auto Elettriche
Volkswagen
Fin dal suo lancio, la Volkswagen ID.4 si è subito posizionata bene nella classifica delle auto elettriche preferite dai clienti, tanto da diventare in fretta la più venduta di tutto il Gruppo. Nei giorni scorsi è partita la produzione anche nello stabilimento di Emden, tappa già prevista della conversione all’elettrico di Volkswagen, dopo Zwickau e i siti cinesi di Anting e Foshan
Il Gruppo tedesco ha già investito circa un miliardo di euro per la conversione all’elettrico degli impianti in Bassa Sassonia, una cifra che raggiungerà quota 21 miliardi dopo che tutte le tappe saranno ultimate.
A Emden sono stati costruiti sei nuovi capannoni, ed edifici logistici, per un totale di circa 125.000 metri quadrati. Ma gli investimenti non hanno riguardato solo le strutture, ma anche il personale. Volkswagen ha infatti organizzato diversi corsi di formazione, di persona e virtuali, oltre a visite alla fabbrica già operativa di Zwickau. Dal 2020, inoltre, più di 400 dipendenti sono stati impiegati proprio lì, per apprendere le procedure sul campo.
Secondo il CEO di Volkswagen Ralf Brandstätter, la transizione all’elettrico verrà ulteriormente velocizzata. Oltre all’inizio delle operazioni a Emden, in futuro si aggiungerà la produzione dell’ID.BUZZ ad Hannover, dal 2023 la ID.3 uscirà anche dalla catena di montaggio di Wolfsburg, che sarà la casa anche della Trinity, dal 2026.
Per il momento però Volkswagen avrà il suo bel da fare per accontentare la domanda odierna, per i veicoli già sul mercato. La ID.4 dall’inizio dell’anno è finita tra le mani di più di 30.000 clienti, raggiungendo un totale di 163.000 dal suo lancio. Attualmente però gli ordini ancora da evadere ammontano a quasi la metà di questa cifra, ovvero circa 73.000.