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Incendio Centocelle a Roma: diossine oltre i limiti, i dati Arpa

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Roma, 11 luglio 2022 – Valori dei microinquinanti sopra i limite legge. A due giorni dal maxi incendio che si è verificato sabato 9 luglio nel quartiere Centocelle di Roma, Arpa Lazio diffonde i primi dati sulla qualità dell’aria.

Questi gli esiti delle misure effettuate dal campionatore di via Saredo: il valore per le diossine è pari al 10,6 pg/m3 ben superiore al valore di riferimento individuato dall’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) per l’ambiente urbano (0,3). 

Sfora i limiti anche il benzopirene registrato con un valore di 2,6 ng/m3, superiore  alla media annua pari a 1 ng/m3. Per quanto riguarda i PCB, non esistono limiti normativi o valori di riferimento e il campionatore ha segnato un dato pari a 2717 pg/m3. 

A seguito dell’incendio Arpa fa sapere di avere “tempestivamente avviato le attività di monitoraggio della qualità dell’aria”. Sono stati installati nella serata stessa dell’incendio due campionatori ad alto volume per la misura dei microinquinanti (diossine, furani, PCB, IPA – Benzene), composti pericolosi per l’ambiente e la salute che possono essere generati a seguito della combustione.  Un campionatore è stato installato presso la sede Arpa Lazio di via Giuseppe Saredo che si trova a poca distanza dalla zona dell’incendio, mentre il secondo è stato posizionato presso l’aeroporto Francesco Baracca di Centocelle di cui sono ancora in corso le analisi. 

“Questi – ha spiegato Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio – sono dati prodotti dagli incendi nell’immediato. Sono stati comunicati al l’Asl di riferimento che valuterà se e quali misure applicare. Siamo fiduciosi che già dalle prossime ore i valori potranno tornare alla normalità”. 

Inoltre, sono stati analizzati i dati delle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. La stazione della rete fissa di monitoraggio più vicina all’impianto è quella denominata “Cinecittà” che si trova a circa 600 metri a sud dall’area interessata dall’incendio, ha registrato concentrazioni di PM10 del 9 e del 10 luglio rispettivamente pari a 26 µg/m3 e 29 µg/m3, e, pur essendo inferiori al limite giornaliero del PM10 (50 µg/m3), sono stati i valori più alti registrati nel Comune di Roma.

La centralina di Preneste che si trova a circa 3km a nord-ovest dell’incendio, il 10 luglio ha misurato un valore di PM10 di 7 µg/m3, in linea con quelli misurati nell’area urbana, e non è stata quindi interessata in modo significativo dalle polveri generate dal maxi incendio. 

 

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