In Spagna fa troppo caldo e Sanchez toglie la cravatta. “Fate come me”
Madrid, 30 luglio 2022 – Avete presente il quadro di Magritte ‘L’uomo con la bombetta’ (1964)? Non si vede il volto ma l’uomo distinto indossa cappello, giacca e una elegante cravatta. Ecco, il quadro è l’esatto opposto dello scatto del premier spagnolo Pedro Sanchez, cinquantenne, socialista, sguardo e mascella rassicurante, che non ha la bombetta e neppure la cravatta. Infatti, presentandosi in conferenza stampa ha detto: “Ho chiesto ai ministri, a tutti i dipendenti pubblici e vorrei chiederlo anche al settore privato, se non lo ha già fatto, di non indossare una cravatta quando non è necessario”. Un consiglio di look? Ovviamente no, piuttosto un suggerimento a seguire il suo esempio in vista del piano di misure di risparmio energetico che Madrid si appresta a varare (per dovere di cronaca quel giorno Madrid registrava 37 gradi e Siviglia 39). Questo perché secondo studi scientifici indossare la cravatta aumenterebbe la temperatura corporea di 2 gradi, con la relativa richiesta di pompare l’aria condizionata oltre ogni ragionevole abuso.
Ma qui ci interessa focalizzarci sul dress code: cioè fino a che punto è giusto togliersi la cravatta, osare i bermuda, ostentare una T-shirt nelle occasioni formali, per intenderci al telegiornale, in parlamento, in ufficio? È un tema leggero che poi così leggero non è, perché in realtà tocca ambiti quali: il rispetto dell’altro, l’educazione, l’opportunità, la convivenza civile, la libertà di espressione personale, il buon gusto… Tanta roba. Ma eravamo partiti dalla cravatta di Sanchez, e proviamo quindi a chiedere a chi è esperto di moda cosa ne pensa di quella proposta e come vestirsi d’estate, la stagione in cui complice il caldo, cravatta & Co. sembrano destinate a rimanere nell’armadio. “Se parliamo di cerimonia o di situazioni formali, la cravatta deve essere sempre presente – afferma perentorio Giovanni Battista Sparacio, responsabile del magazine …