Il sondaggio tombale sui 5Stelle: Forza Italia sorpassa i grillini
La scissione innescata da Luigi Di Maio ha provocato le prime conseguenze ai danni del Movimento 5 Stelle, che nell’ultimo sondaggio ha segnato un tracollo record. La forza politica guidata da Giuseppe Conte scende sotto la soglia del 10% e si fa sorpassare da Forza Italia, che invece continua a crescere dopo il ritorno in campo di Silvio Berlusconi. È quanto emerge dall’ultima rilevazione di Dire-Tecnè.
Il sondaggio
Il primo partito del nostro Paese resta saldamente Fratelli d’Italia, che ottiene un incremento dello 0,3% e si porta al 23,3%. Trend positivo anche per il Partito democratico, che guadagna l’1,4% e si attesta al 22,9%. Completa il podio la Lega di Matteo Salvini al 14,9%, con una leggera flessione dello 0,3%. Segue poi Forza Italia, che con un 0,1% sale al 9,9%: la soglia del 10% è a un passo per il partito azzurro.
Numeri choc per il Movimento 5 Stelle, che ha accusato il colpo dopo l’addio di Di Maio e dei circa 60 parlamentari: le preferenze per i grillini si attestano al 9,3%, con un crollo netto del 3% nel giro di pochissimi giorni. E la sensazione è che l’emorragia di voti sia destinata a farsi sempre più pesante con il passare delle settimane, soprattutto se il M5S dovesse continuare a sostenere il governo di Mario Draghi.
Bene Azione di Carlo Calenda e Europa al 5,3% ( 0,4%). Variazione positiva pure per Italia Viva di Matteo Renzi (che con un 0,1% si porta al 2,7%). Concludono Italexit di Gianluigi Paragone al 2,5% ( 0,2%), Europa Verde al 2,3% ( 0,3%) e Sinistra italiana al 2,2% ( 0,2%). Le restanti forze politiche godono del 4,7% (in aumento dello 0,3%). La quota di chi si astiene e di chi si ritiene incerto è del 44,9%.
Boom del centrodestra
Dagli ultimi dati arrivano ottime notizie per il centrodestra che, se si presentasse unito alle prossime elezioni politiche previste per il 2023, potrebbe partire da una base del 48,1%: ai tre principali partiti di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini andrebbero aggiunti i consensi delle altre forze della coalizione, con il risultato che andrebbe molto vicino al 50%. Infatti il totale del centrodestra viene stimato al 49,3% (in aumento dello 0,2%).
Situazione completamente opposta per il centrosinistra, che paga anche le tantissime anime in cui è spaccata e la scissione in casa Movimento 5 Stelle. Il fronte giallorosso tra Partito democratico e M5S non va oltre il 32,2%: la distanza con il centrodestra è siderale, motivo per cui Enrico Letta punta sul campo largo. Tuttavia, pur aprendo ad Articolo Uno ed Europa Verde, la somma si ferma al 36,3% (in calo dell’1,1%). Un possibile polo tra Azione, Europa e Italia Viva viene accreditato all’8% ( 0,5%).