Il gran momento del nuoto italiano sta continuando agli Europei
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Tra giugno e luglio di quest’anno, ai Mondiali di nuoto di Budapest, la nazionale italiana aveva ottenuto il suo miglior risultato nella storia della competizione vincendo 22 medaglie, 9 delle quali d’oro, e arrivando terza nel medagliere dietro Stati Uniti e Cina. Dopo quei risultati, le aspettative per gli Europei che sarebbero stati ospitati a Roma ad agosto erano cresciute notevolmente, e in questi giorni sono state ampiamente confermate.
I campionati finiscono domenica e ad oggi l’Italia si trova in testa al tabellone con 42 medaglie, 16 delle quali d’oro e 15 d’argento. Ungheria, Francia e Gran Bretagna — le nazionali seconde a pari merito per quantità di vittorie — non superano le 13 medaglie complessive.
A Budapest la solidità del movimento italiano si era notata in particolare nella vittoria della staffetta 4×100 maschile mista. A Roma, in attesa di rivedere la 4×100 mista, i maschi hanno già vinto la 4×100 stile libero. Ci sono state poi tante altre conferme, e atleti che non erano riusciti a vincere ai Mondiali lo stanno facendo ora.
Come la ventitreenne Simona Quadarella, che ha vinto l’oro sia negli 800 che nei 1500 metri stile libero per la terza edizione consecutiva. E anche Margherita Panziera, che non aveva vinto medaglie ai Mondiali, e a Roma ha vinto due ori nei 100 e 200 dorso. La quarta medaglia d’oro del nuoto femminile è stata vinta invece dalla diciassettenne Benedetta Pilato nei 100 metri rana, la stessa specialità in cui aveva vinto l’oro a Budapest (e le mancano ancora i 50 rana, specialità di cui detiene tutti i primati e in cui vinse un argento mondiale a soli 14 anni).
Cinque medaglie d’oro, tanti sorrisi e qualche lacrima di commozione. 🥹
Una giornata indimenticabile per i neo Campioni d’Europa Margherita #Panziera, Thomas #Ceccon, Nicolò #Martinenghi, Simona #Quadarella e Giorgio Minisini! 🥇🥇🥇🥇🥇#Roma2022 #LENRoma2022 @FINOfficial_ pic.twitter.com/tYa9RUkOTN
— CONI (@Coninews) August 12, 2022
Dal nuoto maschile, oltre alla staffetta, sono arrivate finora cinque medaglie d’oro. Gregorio Paltrinieri, ventisettenne capitano della nazionale, ha vinto gli 800 metri stile libero e ha preso l’argento nei 1500. Thomas Ceccon, detentore di oro e record mondiale nei 100 metri dorso, ha vinto i 50 farfalla, è arrivato secondo nei 50 dorso e attende di riconfermarsi nei 100. Gli altri tre ori sono quelli di Nicolò Martinenghi nei 50 e 100 rana, specialità che aveva già vinto un mese fa a Budapest, e di Alberto Razzetti nei 400 misti.
L’atleta italiano che ha contribuito al maggior numero di medaglie vinte è invece il ventiseienne Giorgio Minisini, che nel nuoto artistico ha vinto due prove individuali e due miste in coppia con la ventiduenne Lucrezia Ruggiero.
Due anni fa l’Italia aveva terminato l’ultima edizione degli Europei di nuoto al terzo posto, con 44 medaglie, dietro a Russia e Regno Unito. Nel 2018 a Glasgow la posizione era stata la stessa ma con cinque medaglie in meno. A sei giorni dalla fine dell’edizione in corso ci sono buone probabilità che l’Italia replichi il successo dei Mondiali: mancano ancora le gare in acque libere e la maggior parte delle competizioni di tuffi, dove l’Italia ha già vinto un oro con Elena Bertocchi nel trampolino da un metro.
Dopo questo appuntamento la nazionale inizierà la preparazione per i Mondiali di Fukuoka del 2023 e per le Olimpiadi di Parigi del 2024, per cui l’Italia ha tutti i presupposti per poter pensare di migliorare le due medaglie d’argento e le quattro di bronzo vinte a Tokyo l’anno scorso. L’età degli atleti promette ancora molto: se Paltrinieri ci arriverà quasi trentenne, Ceccon, Quadarella, Razzetti e Martinenghi sono ancora sotto i 24 anni, mentre Pilato non è neanche maggiorenne.