Il giorno del giudizio: alleati e avversari di Mario Draghi

Roma, 19 luglio 2022 – Sono i momenti decisivi per Mario Draghi a palazzo Chigi, un premier “non politico” per affrontare l’emergenza che – comunque vada – ha segnato come pochi altri la politica italiana (e non solo). Capace di guadagnarsi un ampio sostegno dentro e fuori l’Italia: in questi giorni di crisi di governo si sono manifestati tanti alleati, come sono emersi i suoi maggiori avversari. 

Finora il mandato da presidente del Consiglio dei ministri dell’ex presidente della Bce è durato 522 giorni – è il 20esimo per durata della storia della Repubblica – e la sua azione ha come provvedimenti simbolo la campagna anticovid e le misure per la vaccinazione di massa avviata nel 2021, l’organizzazione del Pnrr e, negli ultimi mesi, l’aperto appoggio all’Ucraina contro l’invasione della Russia con anche l’invio di armi. E quindi i nuovi accordi internazionali sulle forniture di gas all’Italia alternativi a quelli russi, l’ultimo raggiunto nei giorni scorsi con l’Algeria.  

Governo, Draghi vede Letta poi il centrodestra: la giornata prima del giudizio

Sommario:

Orari e tappe del giorno più lungo del governo Draghi. Come funziona il voto di fiducia

Cosa chiede Draghi per restare

I punti principali per “convincere” Draghi ad arrivare a concludere la legislatura alla guida del governo sono soprattutto quattro: la piena attuazione del Pnrr da oltre 200 miliardi, il mantenimento del sostegno dell’Italia verso l’Ucraina, l’approvazione di un provvedimento per mettere un tetto al prezzo del gas e del petrolio e un’azione unitaria contro il carobollette e le conseguenze dell’inflazione sugli italiani.  

Con Mario Draghi

Draghi può contare su un’ampia platea di alleati e sostenitori. Tra i leader politici ci sono Matteo Renzi, Enrico Letta e Silvio Berlusconi, mentre nel Paese si possono ricordare Carlo Bonomi (Confindustria) oppure il segretario di Stato del Vaticano Pietro Parolin, ma anche i “mille sindaci” tra cui Beppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze) e Matteo Lepore (Bologna). In campo internazionale, tra gli “amici” di Draghi ci sono Joe Biden, Ursula von der Leyen, Volodymyr Zelensky o Christine Lagarde. 

Contro Mario Draghi

Le posizioni di Draghi, assieme alla prospettiva di rimandare il voto fino al termine dei 5 anni della legislatura, hanno come avversari nella politica italiana Giorgia Meloni assieme a un fronte grillino guidato da Giuseppe Conte, oltre che “contestatori” come Alessandro Di Battista e Gian Luigi Paragone. Mentre nella terra di mezzo, né espressamente pro né chiaramente contro Draghi, possono essere collocati Matteo Salvini e Maurizio Landini. All’estero invece i principali nemici sono Recep Tayyip Erdogan e ovviamente Vladimir Putin. 

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