Il centrodestra verso l’accordo: chi ha più voti sceglie il premier

di Paola Di Caro

Forza Italia pronta a dire sì alla «regola» Meloni. Ma fino alle urne non ci sarà un candidato prestabilito

Una settimana dopo il suo annuncio, il vertice dei leader del centrodestra — che si terrà oggi alle 17 a Montecitorio
negli uffici della Lega perché è stato Matteo Salvini, in qualità del partito ad oggi con più parlamentari della coalizione, a tenere i contatti e mandare gli inviti — si apre senza un accordo già definito alla vigilia, ma con un «diffuso ottimismo», come confermano dai vertici di tutti i partiti. Sia sul tema della premiership, che aveva portato in rotta di collisione FdI da una parte e FI dall’altra, sia sul nodo della divisione dei collegi, la convinzione comune è «troveremo un’intesa».

Pochi i contatti incrociati prima del vertice, ma chiare le posizioni. Giorgia Meloni ribadisce le sue richieste: le regole adottate finora, prima di ogni campagna elettorale, «vanno rispettate». Tutte. Altrimenti, è inutile correre insieme. E Ignazio La Russa ribadisce quali sono: «Non chiediamo che Giorgia venga battezzata candidata premier ora, ma, come sostengono anche Salvini e pure Lupi, va confermato che chi guida il partito che otterrà più voti sarà il leader della coalizione e indicherà il premier». Un punto su cui FI finora aveva fatto resistenza, preferendo rimandare a dopo il voto e l’eventuale vittoria il criterio di indicazione del premier.

Ma ieri sera, nelle riunioni che Berlusconi arrivato a Roma ha tenuto con i suoi, la posizione del leader è sembrata più morbida: si può dire sì alla regola sulla premiership che chiede Meloni, una regola «che io peraltro ho inventato», purché sia chiaro che non è un’investitura a priori: perché ciascuno potrà proporre in campagna elettorale il proprio front runner — FdI Meloni, la Lega Salvini, FI Tajani — sia per competere davvero, sia per non dare l’impressione di una coalizione troppo schiacciata a destra, il che «spaventerebbe i moderati».



Insomma, per dirla con azzurri di peso «si sposta la palla a tra due mesi: quello che volevamo…». Cosa che non si potrà invece fare sui collegi, altro nodo delicato. FdI vuole che per attribuire i collegi uninominali ci si basi solo sugli ultimi sondaggi, che oggi «per noi significherebbe ottenerne il 50%», ma c’è disponibilità a farsi carico di candidati centristi nella propria quota, e di tener conto della forza degli uscenti e del radicamento regionale nelle varie realtà; da FI invece parlano di un metodo «che è sempre lo stesso, quello dell’“algoritmo” (un mix di sondaggi e risultati storici, ndr), che alla fine soddisferà tutti, anche Meloni».

Salvini, che ama le campagne elettorali, diffonde ottimismo e ostenta «ribrezzo», dicono i suoi, a chiunque si azzardi a parlargli di un «tema volgare» come i collegi: «Noi chiederemo di partire dai programmi», dice, prima di tutto «pace fiscale e il ritorno ai decreti sicurezza». Insomma, per lui «meglio avere di questi problemi che una coalizione spaccata in cui i due partiti principali vanno per strade diverse». In realtà, nella Lega si parla parecchio dell’«algoritmo Calderoli», un metodo complicato per cui si terrebbe conto «dell’ultimo voto di rilevanza nazionale», le Europee del 2019 — che per inciso sono quelle della Lega oltre al 34% — della media dei sondaggi intermedi e dei sondaggi odierni.

Si vedrà, oggi e nei tavoli operativi che nasceranno. Come si vedrà se il vertice si concluderà come pretende FdI — con un documento scritto, con decisioni formali — o no. In attesa che, chiedono sempre dal partito di Meloni, si apra magari anche a centristi che oggi non sono invitati, come Toti, che aspetta una eventuale convocazione. Serve tutto insomma per vincere una battaglia anche perché «gli avversari si presenteranno uniti, questo è certo». Quindi, oltre alle regole, ci vorranno parole chiare per gli elettori: programmi, campagna elettorale, pesi e composizione dell’eventuale governo sono gli altri, cruciali, temi in agenda in questo vertice e nei prossimi che verranno.

26 luglio 2022 (modifica il 26 luglio 2022 | 22:34)

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