I risultati fiscali del primo trimestre di Nikon per il settore imaging sono incoraggianti

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Di Nikon si è molto scritto recentemente per alcune strategie legate al settore imaging e in particolare alla gestione del suo portafoglio prodotti delle fotocamere. Da un lato abbiamo infatti la scelta di allontanarsi sempre di più dalla produzione di DSLR che rappresenteranno (entro il 2025) una percentuale ridotta delle vendite.

nikon z 9

Sembra ormai chiaro che le mirrorless rappresentano una scelta obbligata per riuscire a restare competitivi sul mercato. Questo modo di pensare ha portato alla produzione di una fotocamera come la Z 9 che rappresenta una soluzione all’avanguardia per il settore professionale che sembra non far rimpiangere le reflex come la D6. Anche altre fotocamere meno costose prenderanno in prestito parte della tecnologia della mirrorless di punta fornendo così all’utente un’esperienza che dovrebbe essere convincente.

Sembra che la strategia abbia portato buoni risultati fiscali per il primo trimestre dell’anno fiscale 2023 (che si chiuderà a marzo 2023). Un buon segno e un avvertimento per la concorrenza che potrebbe vedere la società nipponica recuperare parte del terreno perso nell’ultimo periodo.

I risultati fiscali di Nikon

Secondo quanto riportato dalla società giapponese, sia i guadagni che i profitti sono in crescita anno-su-anno anche nel settore Imaging (che comprende le fotocamere e gli obiettivi) che era uno tra i più sofferenti. In particolare i ricavi e l’utile operativo, solo per questo settore, hanno toccato i 61,2 miliardi di yen e 13,6 miliardi di yen con un aumento del 22,4% e del 47,8% rispetto al 2022.

nikon

Se si confrontano i numeri con il periodo del 2019 (non fiscale), si può vedere come l’utile operativo sia superiore per questi ultimi risultati fiscali di 10,1 miliardi di yen (più di 75 milioni di euro). In questi termini c’è da considerare che la spesa per la ricerca e sviluppo per lanciare le nuove soluzioni mirrorless full-frame con attacco Z di Nikon (Z 6 e Z 7) hanno avuto un certo impatto in passato.

nikon

Ora invece parte dei costi sono stati riassorbiti portando anche a un calo negli investimenti nella ricerca e sviluppo. Questa situazione potrebbe cambiare nel secondo trimestre dove Nikon ha dichiarato di voler tornare a investire ulteriormente in ricerca e sviluppo per rispondere alla concorrenza.

nikon

C’è poi da considerare che la società ha affermato più volte di voler puntare su fotocamere di fascia alta (per professionisti e amatori avanzati) che hanno maggiori possibilità di guadagno. Per l’anno fiscale 2023 (che ricordiamo, si chiuderà a marzo 2023), i guadagni dovrebbero toccare complessivamente i 215 miliardi di yen ( 2,3%) mentre gli utili operativi arriveranno a 27 miliardi di yen ( 22,7%).

In generale quindi sembra che Nikon abbia scelto una strada forse più estrema di altri concorrenti ma che, nella sua situazione, abbia portato a qualche beneficio. Se le previsioni della società verranno confermate (e se i nuovi prodotti saranno all’altezza) potrebbe esserci una “nuova primavera” per il produttore nipponico.

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