I finalisti del Premio Strega quest’anno sono sette
Sono stati annunciati i libri finalisti all’edizione 2022 del Premio Strega, il più rilevante premio letterario italiano.
Tradizionalmente i finalisti sono quasi sempre stati una «cinquina» (furono sei nel 2020), ma quest’anno, per la prima volta nella storia del Premio, sono sette: Spatriati di Mario Desiati (Einaudi), Quel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti (Rizzoli), Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri), Niente di vero di Veronica Raimo (Einaudi), Nova di Fabio Bacà (Adelphi), E poi saremo salvi di Alessandra Carati (Mondadori), e Nina sull’argine di Veronica Galletta (minimum fax).
Il libro di Bacà e quello di Carati hanno ricevuto lo stesso numero di voti, classificandosi entrambi al quinto posto.
Galletta, invece, è stata “ripescata” per via dell’articolo 7 del regolamento di votazione, che prevede che se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, accede alla seconda votazione il libro (o in caso di ex aequo i libri) di editore medio-piccolo con il punteggio maggiore, e la finale diventa a sei (o più candidati).
Il vincitore o la vincitrice del Premio sarà annunciato il prossimo 7 luglio.
Per la prima volta nella storia del Premio, accedono alla finale sette libri.#PremioStrega2022 pic.twitter.com/rKwzf8You0
— PremioStrega (@PremioStrega) June 8, 2022
Il Premio Strega viene assegnato ogni anno a un autore o un’autrice che abbia pubblicato un libro di narrativa – un romanzo o una raccolta di racconti – in Italia tra il primo marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso. Chi vince riceve un premio di 5mila euro, ma la ragione per cui il Premio Strega è importante per autori ed editori è che a differenza della maggior parte dei premi letterari ha un impatto notevole sulle vendite dei libri.
È nota anche l’influenza che le case editrici più grandi hanno sul risultato del premio attraverso i rapporti con i giurati, che sono scrittori, critici, registi e altri professionisti del mondo culturale italiano. Negli ultimi anni tuttavia gli organizzatori hanno cambiato alcune regole per cercare di rendere più facile la partecipazione e la vittoria di libri pubblicati da piccoli editori.