I cinghiali finiscono in Procura: «I romani ostaggio. Situazione fuori controllo»

di Redazione Roma

Secondo la Coldiretti sono oltre 20mila quelli che circolano nella Capitale, 100mila nella Regione. Danni per 2 milioni. Il Comune pensa a zona rossa. Fdl presenta un esposto

Sos per i danni causati dai cinghiali a Roma e nel Lazio. A lanciarlo questa volta è la Coldiretti Lazio, secondo cui sono oltre 20mila i cinghiali che vivono a Roma e provincia, un numero che sale ad oltre 100mila animali se si considera l’intera regione. Si è così determinata negli anni una situazione «inaccettabile e fuori controllo» tale da far dire al presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri, che «i cittadini a Roma sono ostaggio dei cinghiali» come dimostra l’aggressione subita da una donna nella Capitale da parte di un branco di otto cinghiali, tra cui sei cuccioli. La stessa vicenda, l’ultima di una serie, ha spinto alcuni esponenti locali di Fratelli d’Italia ad annunciare per i prossimi giorni la presentazione di un esposto in Procura «per reati omissivi in tema di sicurezza, decoro e salute».

A determinare questa situazione, secondo la Coldiretti Lazio, è la «totale inerzia da parte di Roma Natura e del suo presidente, Maurizio Gubbiotti, che è evidente nella loro gestione delle aree protette a causa delle proliferazione dei cinghiali». Mentre l’intenzione del partito di Giorgia Meloni è di intraprendere «un’azione giudiziaria nei confronti della Regione Lazio». Dal canto suo il Campidoglio sta cercando di arginare il fenomeno: ha varato un piano anti-cinghiali che prevede una zona rossa con reti di contenimento interrate, interdizione delle zone di accesso e punti di prevenzione territoriale con pulizia continua dei rifiuti.

Animali che rappresentano un pericolo non soltanto per i cittadini ma per gli stessi agricoltori costretti a subire invasioni nei campi che distruggono i loro raccolti. Nel Lazio i danni causati dagli ungulati stimati dalla federazione regionale di Coldiretti, sono passati dai 3,5 milioni di media degli anni precedenti, ai 10 milioni solo nel periodo pandemico, nel corso del quale c’è stata una proliferazione senza precedenti. E di ben due milioni sono i danni calcolati solo a Roma e provincia in un anno. In alcuni casi gli agricoltori si sono visti danneggiare fino all’80 per cento del raccolto.

Una proliferazione di cinghiali, ma anche di animali selvatici, che ha comportato problemi anche sul versante della viabilità. Secondo un’analisi di Coldiretti su dati Asaps si verifica un incidente ogni 48 ore con 16 vittime e 215 feriti. Animali che abbattono recinzioni, guadano fiumi, attraversano strade e autostrade mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle persone. Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato ( 81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat.

Non solo i dati confermano una situazione fuori dalla norma, ma i tanti episodi che quasi settimanalmente si registrano. Nel quartiere romano del Labaro, un ragazzo è rimasto chiuso per alcuni minuti nell’area cani, circondato da venti cinghiali. Nel parcheggio di un supermercato della Capitale, in zona Formello, i cinghiali hanno a rotto le buste della spesa ad una donna. Stessa situazione sempre a Roma nord in zona viale Cortina d’Ampezzo, dove nei mesi scorsi un cinghiale ha caricato un giovane residente, che è stato inseguito per oltre 100 metri. Non va meglio nella zona dei Castelli Romani: al lago di Albano un bambino di 11 anni è stato aggredito e morso da un cinghiale e costretto a ricorrere alle cure mediche. «È evidente, infatti, anche alla luce degli ultimi accadimenti, che il problema dei cinghiali – sottolineano gli esponenti di Fdi – è diventato oramai un problema di ordine pubblico».

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3 maggio 2022 (modifica il 3 maggio 2022 | 19:20)

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