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Guerra in Ucraina: “inferno” Azovstal, l’Onu tenta una nuova evacuazione dei civili

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Roma, 6 maggio 2022 – Obiettivo salvare i civili dall’acciaieria Azovstal. Al giorno numero 72 della guerra in Ucraina è in corso la terza operazione delle Nazioni Unite per l’evacuazione dall’impianto di Mariupol, la cui zona è diventata un “inferno” secondo le parole del segretario generale Onu, António Guterres. “Un convoglio sta procedendo per arrivare ad Azovstal entro domani mattina, si spera per ricevere quei civili rimasti in quell’inferno desolato… e riportarli in salvo”, ha detto il capo umanitario Martin Griffiths. Il presidente russo Vladimir Putin è pronto ad assicurare l’apertura di corridoi umanitari, a patto però che i combattenti del battaglione Azov si arrendano. 

L'attacco all'acciaieria di Mariupol diffuso dalla Repubblica popolare di Donetsk (Ansa)
L’attacco all’acciaieria di Mariupol diffuso dalla Repubblica popolare di Donetsk (Ansa)

Intanto secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dall’inizio dell’invasione le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili su suo Paese e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese. E pesanti nuove accuse alla Russia arrivano da parte degli Stati Uniti. “Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell’altra”, ha detto Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Usa all’Onu, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. “Abbiamo immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha. E questa non è solo un’accusa non verificata sui social. È un fatto orribile, con cui il mondo ora deve fare i conti”, ha poi scritto su Twitter.

Incrociatore Moskva e l’aiuto degli Usa

Dai media americani emergono nuovi particoli sull’affondamento dell’incrociatore russo Moskva. Il Washington Post e il New York Times scrivono infatti che informazioni d’intelligence fornite dagli Usa avrebbero aiutato l’Ucraina a identificare la nave, sebbene gli Stati Uniti “non fossero a conoscenza” della decisione di Kiev di colpirlo. “Gli Stati Uniti forniscono intelligence sul campo per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese, non forniamo intelligence con l’intento di uccidere generali russi”, ha invece affermato la portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, dopo l’articolo del Nyt secondo cui una decina di generali russi sarebbero stati uccisi dagli ucraini grazie alle informazioni d’intelligence fornite da Washington. “L’Ucraina combina informazioni forniamo noi e altri con l’intelligence che loro stessi raccolgono e poi prendono le loro decisioni”, ha chiarito il portavoce del Pentagono, John Kirby.

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