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Guardiani del sesso sul set, Hollywood si divide

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Roma, 10 agosto 2022 – Si chiamano “coordinatori di intimità“. Sono figure professionali introdotte sui set cinematografici dopo gli scandali emersi con il movimento #MeeToo. In pratica hanno il ruolo di mediare tra gli attori per aiutarli a sentirsi a proprio agio nelle scene più calde o scabrose. Può capitare che qualche interprete si lasci andare un po’ troppo mettendo in difficoltà il partner. Ecco, allora, che interviene il coordinatore di intimità a riportare la situazione su binari più corretti. Ma c’è chi si lamenta di tutto questo controllo. L’attore Sean Bean, che ha interpretato Ned Stark in Game of Thrones, per esempio, ha raccontato al “Times of London Sunday Magazine” di non essere un particolare fan dei coordinatori dell’intimità, perché teme che possano “rovinare la spontaneità. Penso che il modo naturale in cui si comportano gli amanti può essere rovinato da qualcuno che lo riduce a un esercizio tecnico. Lo trovo portatore di inibizione e di distrazione”. Come esempio, Bean ha fatto riferimento alla seconda stagione di Snowpiercer in cui i personaggi recitano una scena d’amore in cui vi è anche l’uso di un mango. Bean ha detto: “È stata un po’ troppo tagliata. Spesso il miglior lavoro che fai, quello in cui stai cercando di superare i limiti, viene censurato se le tv o gli inserzionisti dicono che è “troppo“. Invece era una bella scena, surreale, onirica e astratta”. E all’intervistatore che ha fatto notare a Bean che i coordinatori dell’intimità sono stati chiamati come risposta alle rivelazioni del #MeToo, con l’intenzione di aiutare le attrici a sentirsi al sicuro sul set, lui ha risposto: “Suppongo che dipenda dall’attrice. Quella con cui ho lavorato io nella scena del mango aveva un background da cabaret, quindi era pronta a tutto”. Affermazione che ha provocato una lunga risposta su Twitter da …

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