Golden power alla Bnl: stop alla cessione di 530 addetti ad Accenture
Il governo Draghi esercita il golden power su Bnl del gruppo francese Bnp Paribas. La cessione di 530 dipendenti della banca Bnl, in procinto di passare ad Accenture si ferma, per ora, per l’attivazione dello strumento straordinario da parte del governo. Nel dettaglio Palazzo Chigi avrebbe chiesto a Bnl maggiori informazioni sulla società del gruppo Accenture, Accenture Service Tech (Ast), che gestirà i dati personali della clientela italiana della banca. Dati che verranno trasferiti assieme al personale.
Il primo caso in ambito bancario
Si tratta di una delle prime applicazioni della disciplina del Golden Power a una banca. Di fatti lo strumento normativo, introdotto in Italia nel 2012, è stato allargato al settore assicurativo e finanziario solo nel 2020 con il Decreto Liquidità. Non è però detto che lo stop alla cessione Bnl- Ast sia definitivo. L’indicazione dell’apertura di un dossier Golden Power sulla banca emerge dalle lettere inviate dalla stessa Bnl ai dipendenti che già all’inizio di questa settimana avrebbero dovuto trasferirsi presso gli uffici di Accenture Service Tech. Bnl in una comunicazione ai sindacati ha confermato la circostanza dichiarando però di aver già pronte le risposte ai quesiti del governo. La banca ha poi confermato come l’esternalizzazione dei 530 addetti del back-office slitterà semplicemente da maggio a giugno.
La posizione dei sindacati
La cessione, fortemente avversata dai sindacati, rientra nel piano più ampio della banca per contenere i costi con l’ultima operazione perfezionata in aprile, quando una parte delle attività della divisione IT della banca è stata ceduta a CapGemini. Scrivono le Segreterie di Coordinamento Nazionale Gruppo Bnl Fabi – First Cisl- Fisac Cgil- Uilca e Unisin: «Ora, l’intervento di una autorità (la Presidenza del Consiglio dei Ministri!), seppure con una richiesta di informazioni che potrebbe comunque essere propedeutica ad un veto sull’operazione, rafforza, se ce ne fosse ancora bisogno, il convincimento che bene hanno fatto queste Organizzazioni Sindacali, a rimettere tali operazioni alla valutazione legale delle autorità e istituzioni competenti».