Giudice tributario selezionati per «concorso», l’ok di Bruxelles alla riforma
Il dossier
La sottosegretaria al Mef Guerra: riscontro positivo della Commissione europea. La Guardasigilli Cartabia: la riforma arriverà a breve
di Ivan Cimmarusti
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Non più un giudice tributario onorario e part-time, ma un magistrato professionale interamente dedicato alla tematica fiscale. L’anticipazione dei giorni scorsi del Sole 24 Ore ora è annunciata formalmente dal Governo, per bocca della sottosegretaria al ministero dell’Economia Maria Cecilia Guerra: «Il cardine della riforma alla quale si sta lavorando è rappresentato dalla creazione di un ordine giudiziario tributario, composto da magistrati che svolgeranno le funzioni in via esclusiva e professionale e saranno reclutati attraverso pubblici concorsi».
L’anno giudiziario
L’occasione è stata l’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario svoltosi al Senato. Un evento in cui il presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, Antonio Leone, ha snocciolato i dati sulla produttività dell’ultimo anno della fase di merito, cioè i primi due gradi di giudizio. Ottime performance per gli attuali giudici onorari, tanto che al 31 dicembre del 2021 pendevano complessivamente 272.677 controversie, a fronte delle 345.549 del 2020. Un calo, dunque, di 72.872 fascicoli arretrati. Ma come spesso accade produttività non equivale a qualità dei giudicati, come hanno avuto modo di dire, in più occasioni, i professionisti del fisco.
Magistrato professionale
La Guerra, in particolare, ha affermato che «il cardine della riforma al quale si sta lavorando è rappresentato dalla creazione di un ordine giudiziario tributario, composto da magistrati che svolgeranno le funzioni in via esclusiva e professionale e saranno reclutati attraverso pubblici concorsi. A tale obiettivo si giungerà in un arco temporale di lungo periodo, durante il quale gli attuali giudici onorari continueranno a svolgere le funzioni giurisdizionali che sinora hanno esercitato, fino alla naturale cessazione dei rispettivi incarichi».
Guerra: l’ok di Bruxelles
Ha aggiunto che «la riforma, nelle sue linee essenziali, è stata presentata alla Commissione Europea, nel corso dell’attività di monitoraggio che i servizi della Commissione svolgono per l’attuazione del Pnrr. Posso affermare che il riscontro è stato positivo – ed anzi ci è stato chiesto di accelerare il processo – dovendosi solo accompagnare, secondo il suggerimento che abbiamo ricevuto e che intendiamo seguire, la creazione dell’ordine giudiziario tributario con misure processuali e con l’implementazione della formazione dei giudici».
Cartabia: la riforma arriverà a breve
La Guardasigilli Marta Cartabia, invece, ha detto che «la riforma arriverà a breve, come chiede il Pnrr. Ma nel frattempo, i numeri della giustizia tributaria in Cassazione – l’unica, in capo al Ministero di via Arenula – sono in miglioramento».