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Giallo sul discorso di Putin, ‘rinviato a domani

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Per ore diplomatici e giornalisti a Mosca hanno atteso un discorso alla nazione del presidente Vladimir Putin, che alcuni media indipendenti avevano annunciato per questa sera. Alla fine alcune fonti vicine al Cremlino hanno riferito che il discorso per questa sera non ci sarà, e che potrebbe invece aver luogo domani. In particolare, la caporedattrice di Russia Today, Margarita Simonyan, ha scritto sul suo canale Telegram: “Andate a dormire”. In giornata si erano rincorse nella capitale russa voci secondo cui Putin avrebbe potuto annunciare una mobilitazione, parziale o generale, per rafforzare l’impegno militare di Mosca in Ucraina

La Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una serie di emendamenti al codice penale che prevedono il rafforzamento delle pene in caso di “mobilitazione”, “legge marziale”, “tempo di guerra” e “conflitto armato”. Per la renitenza alla leva è prevista una pena fino a dieci anni di reclusione. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

Gli emendamenti andranno in votazione domani al Consiglio della Federazione, il Senato russo prima di essere promulgati dal presidente Vladimir Putin.

Dal 23 al 27 settembre avranno luogo i referendum sull’annessione con la Russia nell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, in quella di Donetsk e nella parte del territorio occupato dai russi della regione ucraina di Zaporizhzhia.

“L’Ue condanna fermamente i referendum illegali programmati dai filorussi” precisando che “vanno contro le autorità ucraine legali e democraticamente elette, violano l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e costituiscono una palese violazione del diritto internazionale”.

Lo afferma l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, annunciando che “la Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti in questi referendum e in altre violazioni del diritto internazionale in Ucraina saranno ritenuti responsabili e verranno prese in considerazione ulteriori misure restrittive contro Mosca”.

Ricatto ingenuo con minacce e storie dell’orrore di ‘referendum‘ e ‘mobilitazioni’ di chi sa combattere solo contro bambini e persone pacifiche. Ecco come appare la paura della sconfitta. Il nemico ha paura, manipola primitivamente. L’Ucraina risolverà la questione russa. La minaccia può essere eliminata solo con la forza”. Così il capo dell’Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak, commenta su Telegram l’annuncio di referendum nelle regioni occupate e l’inasprimento della Duma delle pene in caso ai renitenti alla leva di “mobilitazione generale”.

Agenzia ANSA

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, in un’intervista alla tv americana Pbs, ripresa dal Guardian, ha dichiarato che le terre invase dalla Russia dovrebbero essere restituite all’Ucraina, compresa la Crimea. (ANSA)


Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, i referendum “farsa” della Russia per l’annessione del Donbass in Ucraina “sono inaccettabili”.

Gli indici della Borsa di Mosca sono crollati di oltre il 10% subito dopo l’annuncio dei referendum per l’annessione alla Russia nel Donbass

e nella regione di Kherson. Successivamente c’è stata una parziale ripresa, con l’indice Moex che poco dopo le 15 ora locale (le 14 in Italia) segnava un arretramento di quasi l’8% e quello Rts in calo del 7,76%.

‘In Uzbekistan, mi sono incontrato con il presidente Putin e abbiamo avuto discussioni molto approfondite con lui. E mi sta dimostrando che e’ disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile. Questa e’ stata la mia impressione, perche’ il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora e’ piuttosto problematico; 200 ostaggi saranno scambiati in seguito a un accordo tra le parti. Penso che si fara’ un passo avanti significativo’. Cosi’ il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, in un’intervista alla tv americana Pbs, ripresa dal Guardian aggiungendo che il suo obiettivo ‘e’ porre fine a questa battaglia con la pace’.

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