Gazprom ferma ancora Nord Stream, l’Ue trema
20 Agosto 2022 – 06:00
L’Indonesia: Putin e Xi al G20. Dagli Usa nuove armi a Kiev
La Russia ferma ancora il gasdotto Nordstream e preoccupa l’Europa. Gazprom ha fatto sapere ieri che per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre, l’unica turbina in funzione dell’impianto sarà sottoposta a lavori di manutenzione e «le forniture di gas tramite Nord Stream saranno interrotte per il periodo di riparazione». La multinazionale dell’energia controllata dal Cremlino rassicura sul fatto che appena terminate le operazioni di manutenzione il transito del gas attraverso Nord Stream sarà ripristinato al livello di 33 milioni di metri cubi al giorno ma l’Europa soffre la spada di Damocle agitata con frequenza da Mosca e il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam, l’indice di riferimento del settore, ha chiuso ieri a 244,55 euro a megawattora, dopo aver toccato a un certo punto i 262,78.
I mercati europei sono in fibrillazione, è chiaro che Mosca faccia prove tecniche di ricatto energetico, sentendosi peraltro spalleggiata dal resto del mondo, quello che per istanze economiche, militari, geopolitiche, ideologiche, culturali o religiose si ribella all’ormai impolverata egemonia degli Stati Uniti – il Pentagono ieri ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per 775 milioni di dollari – e dell’Europa. Ne è un’ulteriore dimostrazione il fatto che il presidente dell’Indonesia Joko Widodo abbia ieri confermato la presenza al vertice del G20 – che sarà ospitato a Bali il 15 e il 16 novembre prossimi dal Paese asiatico – del presidente cinese Xi Jinping e di quello russo Vladimir Putin. In particolare lo Zar avrebbe garantito a Widodo che sarà a Bali nel corso di un colloquio telefonico intercorso tra i due leader e che è stato confermato anche dall’ufficio stampa del Cremlino. I due avrebbero parlato di sicurezza alimentare e dei preparativi per il G20. In precedenza il consigliere presidenziale Yuri Ushakov aveva in qualche modo confermato la presenza della Russia a Bali spiegando che la decisione sul formato della partecipazione della Russia al vertice sarà presa immediatamente a ridosso dell’appuntamento balinese. Insomma non sarebbe in discussione il se ma solo il come. Quanto a Xi Jinping, non sono arrivate conferme da Pechino. Si tratterebbe della prima volta che Xi esce dalla Cina dal gennaio 2020, quando ha visitato il Myanmar. Da allora Xi è stato soltanto a Hong Kong lo scorso giugno per celebrare il 25esimo anniversario della fine dal controllo britannico.
Widodo, che nei mesi passati aveva invitato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenski – che ha promesso di esserci almeno virtualmente – ha cercato di dare un significato costruttivo alla presenza dello Zar a Bali evocando la possibilità che in quell’occasione si possa organizzare, a margine del G20, un incontro tra Putin e Biden. «Ci sono tutte le opportunità», ha detto all’agenzia di stamopa Sputnik l’ambasciatore indonesiano a Mosca Jose Tavares.
Nei mesi scorsi Joe Biden aveva più volte chiesto che la Russia fosse esclusa dal maxivertice delle venti economie più forti della Terra in seguito all’invasione dell’Ucraina. E diversi funzionari nell’amministrazione americana avevano fatto pressioni su Widodo per non invitare Putin alla kermesse. Ieri si è espresso l’ex cancelliere dello Scacchiere britannico e candidato alla leadership dei Tory, Rishi Sunak, che ha esortato a tenere fuori il presidente russo Vladimir Putin dal summit G20 che si terrà a novembre a Bali. «I nostri partner e alleati del G20 hanno una responsabilità collettiva di denunciare il comportamento aberrante di Putin. Sedere al tavolo con lui non è un bene alla luce della sua responsabilità nell’uccisione di bambini nel loro letto mentre dormono», ha sottolineato Sunak, convinto che sia necessario «mandare un forte messaggio» al leader del Cremlino: «Non ha un posto al tavolo fino a quando non mette fine alla guerra illegale in Ucraina».