Galaxy S22 Ultra vs… Galaxy S22 Ultra: Snapdragon 8 Gen 1 ed Exynos 2200 a confronto
https://www.hwupgrade.it/articoli/6317/XXL.jpg,
Da anni Samsung produce i suoi top di gamma in due versioni diverse: una con processore proprietario della famiglia Exynos, l’altra con lo Snapdragon di Qualcomm. Anche quest’anno la storia si è ripetuta: abbiamo avuto modo di mettere a confronto un Galaxy S22 Ultra con processore Exynos, venduto in Italia, con la variante che implementa lo Snapdragon 8 Gen 1. E vi raccontiamo com’è andata
di Nino Grasso pubblicato il 20 Giugno 2022 nel canale Telefonia
SamsungQualcommSnapdragonExynosGalaxy
Gli smartphone top di gamma di ultima generazione utilizzano per lo più il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, così come anche l’ammiraglia di Samsung: Galaxy S22 Ultra. In realtà non è proprio così, visto che l’azienda coreana utilizza la tecnologia di Qualcomm solo in alcuni mercati, escludendo – tra i tanti – quello italiano. Di fatto tutti i dispositivi della serie Galaxy S22 vengono venduti nel Belpaese con il processore Samsung Exynos 2200 che in quanto a prestazioni si è rivelato generalmente meno performante rispetto al top di gamma di Qualcomm implementato su altri dispositivi.
Abbiamo avuto modo di mettere le mani su un Galaxy S22 Ultra equipaggiato con Snapdragon 8 Gen 1, e lo abbiamo confrontato con la variante nostrana che fa uso del processore proprietario. Ecco il risultato di tutti i nostri test.
Galaxy S22 Ultra, le versioni Snapdragon ed Exynos a confronto
Abbiamo parlato in maniera approfondita di Galaxy S22 Ultra nella nostra recensione completa, mentre in questa sede prestiamo attenzione prevalentemente all’aspetto della Mobile Platform integrata che, come vedremo, influenza anche il comparto fotografico (per via dell’ISP integrato). Entrambi i dispositivi, sia con SoC Exynos sia con Snapdragon, fanno uso di un ottimo display Dynamic AMOLED 2X da 6.8″ a risoluzione Quad HD (3088×1440 px), con supporto alla frequenza di 120Hz. I due SoC offrono inoltre la connettività 5G di ultima generazione, il supporto alle reti Wi-Fi 6e, e tutte le tecnologie che un utente si può aspettare da un flagship da (ben) oltre i 1000.
Gli smartphone vengono venduti con un massimo di 12 GB di RAM e 1TB di spazio di archiviazione non espandibile e, per la prima volta nella famiglia Galaxy S, l’iconico pennino S-Pen è offerto nella dotazione e può essere conservato in uno slot dedicato lungo la scocca.
Ad alimentare il tutto è presente una batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida da 45W attraverso la tecnologia USB Power Delivery 3.0. La batteria integrata può inoltre essere ricaricata anche via wireless, con caricabatterie Qi/PMA da massimo 15W, e può essere sfruttata per ricaricare dispositivi esterni – anche in questo caso via wireless – con un output massimo di 4,5W.
Le due versioni di Galaxy S22 Ultra utilizzano lo stesso hardware per le fotocamere, che sono quattro al posteriore e una all’anteriore:
- Principale: utilizza un sensore da 108 MP, con obiettivo f/1.8 di tipo grandangolare, dalla lunghezza focale equivalente di 23mm. Il modulo è stabilizzato otticamente e supporta la messa a fuoco al laser.
- Ultra grandangolare: con un campo visivo di 120° il modulo ultra grandangolare offre una lunghezza focale di 13 mm e sfrutta un sensore da 12 MP. Può essere utilizzato anche con i video attraverso la funzionalità Super Steady.
- Teleobiettivo: il teleobiettivo meno spinto di Galaxy S22 Ultra utilizza un sensore da 10 MP e offre un fattore di ingrandimento di 3x. L’obiettivo è stabilizzato (OIS) e ha un’apertura diaframma f/2.4, supportando la messa a fuoco automatica.
- Teleobiettivo periscopico: con un fattore di ingrandimento di 10x, il periscopio si caratterizza per una lunghezza focale equivalente di ben 230mm. L’obiettivo è stabilizzato OIS con un’apertura di f/4.9 e viene abbinato a un sensore da 10 MP.
- Fotocamera frontale: utilizza un sensore da 40 MP con un obiettivo f/2.2 dalla lunghezza focale equivalente di 26mm.
Galaxy S22 Ultra può inoltre registrare video in 8K a 24 fps o in 4K fino a 60 fps, con nessuna limitazione presente nelle diverse versioni. Adotta inoltre Android 12 sin dalla prima accensione, con la personalizzazione proprietaria OneUI 4.1. Non ci sono differenze di feature fra le due varianti dei dispositivi: vi rimandiamo nuovamente alla nostra recensione di Galaxy S22 Ultra per tutto quello che c’è da sapere in merito.
Samsung Exynos 2200 nel dettaglio
Exynos 2200 viene realizzato con processo produttivo a 4nm e la sua CPU implementa 8 core. Il core principale è un ARM Cortex-X2 a 2,8GHz personalizzato dalla stessa Samsung in collaborazione con ARM, dedicato prevalentemente alle elaborazioni in single-thread. Sono presenti poi tre core Cortex-A710 ad alte prestazioni, con un clock di 2,5GHz e infine quattro core ARM Cortex-A510 da 1,8GHz, progettati per il massimo risparmio energetico con le attività che richiedono scarsa potenza di calcolo.
Peculiarità del processore di casa è la presenza della GPU Xclipse 920 basata su tecnologia AMD RDNA 2, capace di eseguire in hardware alcune delle funzionalità tipiche dell’architettura, come ray tracing e variable rate shading. Da una parte le due funzionalità rappresentano una notevole innovazione rispetto al passato, dall’altra però sono scarsamente utilizzate su mobile e la GPU soffre di problemi di compatibilità con alcuni dei videogiochi presenti su Play Store.
Il SoC di Samsung implementa un nuovo ISP (Image Signal Processor) che supporta sensori fino a 200 MP, capaci di generare immagini a 108MP a 30 fps in modalità fotocamera singola e fino a 64 36MP in modalità dual. Può collegarsi fino a sette sensori individuali e può pilotarne fino a quattro allo stesso tempo. Il processore di immagine funziona in abbinamento alla NPU integrata, garantendo anche la possibilità di riconoscere il contenuto in ogni fotogramma e ottimizzare le prestazioni di scatto.
Per quanto riguarda la connettività dati abbiamo il supporto del 5G attraverso un modem 3GPP Release 16 capace di gestire connessioni sia sub-6GHz sia le più performanti mmWave fino a 7,35Gbps. Attraverso la tecnologia E-UTRAN New Radio Dual Connectivity (EN-DC), inoltre, può sfruttare insieme i segnali 4G LTE e 5G NR per spingere la velocità di trasferimento fino a 10Gbps.
Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 nel dettaglio
Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 è sviluppato anch’esso con processo produttivo a 4-nm ed è caratterizzato da un’architettura di tipo big.LITTLE con 9 core dal consumo e dalle prestazioni diverse. Sono tre i cluster di core, anche qui con un setup 1 3 4 e con caratteristiche molto simili: la differenza principale sta nel core Cortex X2, che è configurato con una frequenza leggermente più alta, pari a 3,0GHz. I tre core intermedi sono anch’essi basati sull’architettura Cortex-A710 e operano a 2,4GHz, mentre i core efficiency sono dei Cortex-A510 anche qui configurati a 1,8 GHz. Tutti i core possono attingere a 6MiB di cache L3 condivisa e 4MiB di cache a livello di sistema sul controller di memoria.
Cambia notevolmente la GPU presente, che è una Adreno 730 proprietaria con una frequenza di 800MHz e caratterizzata da 768 unità di shading. Non supporta il raytracing via hardware, tuttavia vedremo nei test di seguito che è più performante rispetto alla Xclipse 920 di Exynos 2200, ed è meglio supportata su Android attraverso le funzionalità presenti nel pacchetto Snapdragon Elite Gaming di quarta generazione, che includono una migliore gestione delle API Vulkan, Image-Based VRS in abbinamento a Unreal Engine 5 VRS Pro, Frame Motion Engine e supporto al Volumetric Rendering.
Snapdragon Sight comprende tutte le funzionalità avanzate legate alla gestione della fotocamera implementate all’interno di Snapdragon 8 Gen 1. L’ISP Spectra integrato lavora a 18bit e può gestire fino a 4.096 dati in più rispetto alle precedenti architetture a 14bit. Il SoC può così elaborare un picco di 3,2 Gigapixel al secondo, o fino a 240 scatti da 12MP ciascuno al secondo. Grazie all’engine a 18bit è possibile ottenere un incremento della gamma dinamica di 4 stop rispetto alle generazioni precedenti, oltre a fornire scatti in RAW a 18 bit che potranno essere elaborati in post produzione.
Anche in questo caso l’ISP viene abbinato a un motore di intelligenza artificiale che permette di gestire in automatico esposizione, messa a fuoco, e altri dati accelerando anche il riconoscimento del volto per lo sblocco del terminale. Anche il modem integrato, Snapdragon X65 5G, supporta lo standard 3GPP Release 16, ma può spingersi in download a una velocità massima di 10 Gbps utilizzando le sole reti 5G su bande mmWave.
Exynos 2200 vs Snapdragon 8 Gen 1
Riassumiamo in una tabella le differenze fra i due processori, prima di passare ai benchmark delle suite più popolari presenti per il sistema operativo Android.
CPU |
1x Cortex-X2 @ 3GHz |
1x Cortex-X2 @ 2,8GHz |
|
GPU |
Xclipse 920 @ 555MHz |
Adreno 730 @ 800MHz |
|
DSP |
Hexagon |
NPU 2-core DSP |
|
Modem |
10Gbps (mmWave) 3GPP 16 5G |
7,35Gbps (mmWave) 3GPP 16 5G |
|
Connettività |
Bluetooth 5.2 |
Bluetooth 5.2 |
|
Fotocamera |
200MP (singola) |
200MP (singola) |
|
Supporto video |
Riproduzione: 8K |
Riproduzione: 8K |
|
Processo produttivo |
4 nm |
4 nm |
Prestazioni
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con i due Samsung Galaxy S22 Ultra.
AnTuTu 9 è un benchmark che valuta nella sua completezza le prestazioni dello smartphone analizzando tutti i componenti, fra cui CPU e GPU, oltre che l’esperienza d’uso in generale con test mirati. In questo caso è lo Snapdragon 8 Gen 1 che mostra le prestazioni migliori, superando la controparte di Samsung con uno scarto del 13%.
Un altro test per misurare le capacità di CPU e GPU (con una prevalenza di quest’ultima) è 3D Mark, nel suo strumento Wild Rift che comunemente utilizziamo per analizzare le prestazioni degli smartphone nelle nostre recensioni. Qui il vantaggio per la piattaforma di Qualcomm è ben più evidente, con un punteggio del 30% superiore rispetto a quello ottenuto dal modello con processore Samsung Exynos.
Per valutare la CPU non possiamo che affidarci invece a Geekbench 5, uno degli strumenti più consolidati nel settore e fra i più usati per eseguire i confronti della componente di elaborazione principale degli smartphone. Il test mostra anche in questo caso un vantaggio di circa il 10% per lo Snapdragon 8 Gen 1 nelle elaborazioni in multi-thread, poco meno per il single-thread.
Per misurare la componente GPU abbiamo utilizzato GFX Bench 5 nei test Aztec Ruins (High Tier) onscreen (1080p) e offscreen (1440p) e Car Chase onscreen (1080p). La GPU Adreno 730 è una chiara vincitrice qui, con differenze fra i due smartphone che sono abbastanza tangibili anche ad occhio nudo. Il vantaggio per la piattaforma americana è di oltre il 40% in tutti i casi:
- 45% con Aztec Ruins a 1080p
- 41,7% con Aztec Ruins a 1440p
- 42,2% con Car Chase a 1080p
Se sul piano della CPU c’è un leggero margine di vantaggio per il modello con SoC Snapdragon 8 Gen 1, la componente GPU di quest’ultimo è chiaramente superiore in termini di prestazioni, laddove la GPU Xclipse 920 su base AMD RDNA 2 si mostra in chiara difficoltà ad essere competitiva con la controparte di Qualcomm. Xclipse 920 non offre comunque prestazioni in assoluto deprecabili, visto che sono comunque paragonabili a quelle di Snapdragon 888, la Mobile Platform top di gamma concorrente per il 2021.
Abbiamo eseguito due test per quanto riguarda le prestazioni in navigazione web, Sunspider 1.0.2 e Jetstream 2.0, entrambi con l’app Samsung Internet Browser che rappresenta la soluzione nativa integrata su entrambi gli smartphone. Anche in questo caso Snapdragon 8 Gen 1 mostra un netto vantaggio, con uno scarto che si aggira su entrambi i test di circa il 40%.
Abbiamo anche testato il sottosistema di storage dei due smartphone, valutando in questo caso lo scarto fra i due modelli che abbiamo avuto modo di possedere per la prova. C’è da dire che la variante con Snapdragon 8 Gen 1 presenta un taglio di storage da 256 GB, mentre quella con Exynos 2200 un taglio da 128 GB, quindi i due smartphone non sono direttamente confrontabili in questo ambito.
A presentare prestazioni superiori in questo caso è la variante Exynos, soprattutto nel test in lettura e scrittura random dove può sfoderare prestazioni del 75,3% e del 48,7% superiori. Non conoscendo i moduli utilizzati, entrambi comunque UFS 3.1, è difficile balzare a conclusioni di qualsiasi tipo, e se il controller installato nei due SoC sia stato determinante per ottenere i risultati riportati. In lettura sequenziale invece la velocità di trasferimento risulta molto simile, mentre nell’uso di tutti i giorni non abbiamo riscontrato grandi differenze nel caricamento delle app (o dei giochi più pesanti) fra uno smartphone e l’altro.
Autonomia
L’aspetto dell’autonomia è spesso determinante tanto quanto le prestazioni, se non di più, nella scelta di uno smartphone top di gamma come Galaxy S22 Ultra. Samsung ha implementato su questo modello una batteria da 5000mAh, in abbinamento al supporto alla ricarica rapida da 45W tramite tecnologia Power Delivery 3.0, alla ricarica wireless e alla ricarica wireless inversa.
Abbiamo realizzato il nostro consueto test di autonomia in navigazione Wi-Fi, impostando i due dispositivi allo stesso valore di lum inosità per il display ed eseguendo il nostro script automatizzato che simula l’interazione umana con diverse pagine web. Il test si conclude quando lo smartphone esaurisce tutta la carica e si spegne autonomamente, e in questo caso è stata la variante Exynos a riportare un successo eloquente su quella basata su tecnologia Qualcomm.
Il Galaxy S22 Ultra con processore Exynos 2200 ha concluso infatti il nostro test in 1260 minuti, laddove il Galaxy S22 Ultra alimentato con lo Snapdragon 8 Gen 1 si è fermato a circa 1065 minuti. Sono entrambi risultati eccellenti, fra i più alti che abbiamo registrato su dispositivi di fascia alta nei nostri test in questa generazione.
In questo test è la versione Exynos che arriva nel nostro mercato ad avere la meglio, con uno scarto di circa il 18% rispetto al modello che monta il processore Snapdragon 8 Gen 1.
Fotocamera
Entrambe le varianti di Galaxy S22 Ultra montano gli stessi moduli fotografici, partendo dalla principale basata su sensore ISOCELL HM3 proprietario dalla risoluzione di 108 MP. In realtà però qualche differenza c’è, dal momento che i due terminali gestiscono l’elaborazione della foto in maniera leggermente differente, pur proponendo entrambi i modelli uno scatto finito e sfruttabile da 12 MP (si può comunque scegliere di scattare a risoluzione piena, anche in RAW). Non abbiamo riscontrato grandi differenze in termini di prestazioni per quanto riguarda l’elaborazione della foto dopo l’esecuzione dello scatto, tuttavia le leggere differenze nella postproduzione potrebbero essere dovute al fatto che il chipset Qualcomm presenta il supporto delle Camera2 API Level 3, leggermente più completo rispetto alle Camera2 API Full supportate dal SoC Samsung.
I risultati sono una nitidezza delle immagini sempre leggermente maggiore per la variante con Snapdragon 8 Gen 1, a prescindere dal modulo utilizzato, anche se la percezione di maggiore nitidezza solo in pochissimi casi si traduce in un effettivo miglioramento nel dettaglio catturato, mentre in altri casi è visibile un rumore leggermente superiore sulla variante con tecnologia Qualcomm. Del resto l’hardware è lo stesso e presenta gli stessi limiti, con il software e i processori di immagine che cercano di fare quel che possono per sfruttare quanto offerto da sensori e obiettivi integrati. Di seguito alcuni scatti di prova.
Principale (crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Principale – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Zoom 3x (crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Zoom 3x – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Zoom 10x (crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Zoom 10x – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Zoom 10x (crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Zoom 10x – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Zoom 100x ibrido Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Negli scatti in ambienti luminosi le capacità di elaborazione di Snapdragon 8 Gen 1 consentono di ottenere risultati leggermente diversi, rilevabili soprattutto ai crop più spinti o con i due moduli zoom. Offrendo una maggiore nitidezza, la versione Qualcomm di Galaxy S22 Ultra consente di esplicitare in maniera più netta alcuni dettagli (non sempre in maniera corretta a nostro avviso), come ad esempio la rugosità del muro con gli scatti effettuati con le due modalità di zoom, o alcuni dettagli del campanile con anche le modalità di zoom ibrido più spinte. In questi ambiti non è rilevabile una maggiore quantità di dettagli risolti, se non in alcune specifiche circostanze molto sporadiche. Di contro, in alcuni casi in cui sono rilevabili artefatti (ad esempio l’effetto moiré visibile nelle tapparelle, all’interno dello scatto eseguito con la principale), questi si presentano con entrambe le versioni del flagship Samsung.
Principale (crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Principale Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Principale (Modalità notte, crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
In condizioni di luce più difficili la versione con Snapdragon 8 Gen 1 si pone in leggero vantaggio rispetto a quella con processore proprietario, visto che l’elaborazione proposta in automatico consente di individuare in maniera più definita alcuni dettagli che, invece, vengono quasi nascosti con la variante con SoC Exynos. Anche in questo caso alcuni dettagli più fini della fotografia sono esposti in maniera quasi fin troppo evidente sulla versione con SoC Snapdragon 8 Gen 1, caratteristica che potrebbe non piacere a tutti i tipi di utenti.
Principale (Modalità Ritratto, crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Selfie (Modalità Ritratto, crop) – Sinistra: Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
Scatti originali
Exynos 2200 – Destra: Snapdragon 8 Gen 1
La Modalità Ritratto viene eseguita dai due smartphone in maniera molto simile, sia con i moduli fotografici posteriori sia con quello frontale. In quest’ultimo caso la qualità delle foto è sostanzialmente identica fra i due moduli con le differenze che sono quasi del tutto impercettibili nei due selfie che abbiamo riportato qui sopra. Con il modulo posteriore, invece, la variante con Snapdragon 8 Gen 1 riesce a risolvere meglio i dettagli del soggetto, separandolo in maniera più netta dallo sfondo e creando uno scatto in generale di qualità superiore. In questo scatto si nota anche una gestione di luci e ombre leggermente diversa fra i due dispositivi, con la variante che implementa lo Snapdragon 8 Gen 1 che offre un’immagine finita dai colori meno compressi e con una gamma cromatica leggermente più estesa.
Considerazioni finali
Galaxy S22 Ultra si è mostrato uno smartphone eccellente sia nella versione con Snapdragon 8 Gen 1, sia nel modello con Exynos 2200 che abbiamo in vendita nel nostro mercato. Alla luce della nostra prova, quindi, cosa perdiamo noi italiani a non poter disporre della variante con SoC Qualcomm?
L’aspetto più evidente, forse l’unico che ha un senso menzionare nelle considerazioni finali di questa prova, è quello legato alla componente GPU. La GPU Adreno 730 non esegue il rendering in raytracing in hardware, ma è maggiormente supportata su Play Store e presenta una dose di potenza bruta aggiuntiva che nei giochi più pesanti – che si vedono sempre più su Android – si fa sentire in maniera tangibile. La GPU Xclipse 920 presente su Exynos 2200 delude rispetto alla controparte integrata su Snapdragon 8 Gen 1, soprattutto considerando che si parla di uno smartphone che supera abbondantemente i 1000. Il vantaggio del nuovo SoC Qualcomm è spesso di oltre il 40%, simile a quello che c’è con il SoC top di gamma della stessa azienda della generazione precedente.
Non ci sono grandi differenze, invece, per quanto concerne l’aspetto della CPU, con prestazioni comunque superiori anche in questo ambito su Snapdragon 8 Gen 1. Lo scarto è di circa il 10% e nell’uso tradizionale di tutti i giorni (navigazione web, social media o caricamento delle app in generale) non ci sono grandi differenze tangibili come invece è possibile verificare quando la componente GPU viene chiamata in causa. Il tutto con un livello di surriscaldamento che è paragonabile fra i due smartphone a parità di carico computazionale (abbastanza contenuto rispetto ad altri flagship di pari generazione).
Non ci sono grandi differenze neanche per quanto riguarda il sottosistema fotografico, anche se gli scatti effettuati con la variante con Snapdragon 8 Gen 1 si presentano talvolta più gradevoli per via di una postproduzione più spinta che in alcuni casi garantisce scatti di qualità superiore (in altri, però, esalta i dettagli in maniera troppo marcata). Laddove la variante con Exynos 2200 vince con un buon margine è nell’autonomia operativa, dove i 200MHz in meno del processore Prime riescono probabilmente a fare la differenza. Valutare eventuali differenze nell’uso di tutti i giorni in questo ambito non è comunque facile, visto che entrambi gli smartphone consentono di offrire una piena giornata di attività senza troppe preoccupazioni grazie all’unità da 5000 mAh.
In definitiva Galaxy S22 Ultra è un ottimo smartphone in tutte le salse, grazie alla versatilità che offre al suo utente in ogni ambito e alle componenti utilizzate di altissimo livello. Certo è che i gamer più incalliti potrebbero rimpiangere la mancanza della variante con Snapdragon 8 Gen 1 per le prestazioni superiori nei giochi di ultima generazione, mentre la versione con Exynos 2200 baratta un po’ di prestazioni a favore di qualche ora di autonomia in più rendendo felici i “power-user” che non riescono a staccarsi dal proprio smartphone durante tutto l’arco della giornata.