Formula E, come funziona il cervellone elettronico: “È unico, a prova di blackout”
Venti chilometri tra cavi e fibra ottica, un sistema televisivo che viene interamente costruito e smontato in tempi record, nell’arco di una settimana, ogniqualvolta il circus della Formula E si sposta da una gara all’altra a giro per il mondo. E’ il broadcast center di questo particolare sport motoristico, il cervellone elettronico che raccoglie i dati, i tempi e le telemetrie dalle macchine e li distribuisce tra i team e la regia televisiva. A spiegarlo e mostrarlo è Eric Ernst, Technology Director della Formula E. “Tutto il sistema consuma molta energia elettrica e la cosa in assoluto più importante è che la fornitura sia stabile”, spiega. “Per questo utilizziamo un gruppo di continuità molto particolare che viste le sue dimensioni può essere spostato senza utilizzare mezzi pesanti”, aggiunge Ernst. Al termine della gara, il sistema viene smontato e caricato a bordo dei camion che lo porteranno nel prossimo paese in calendario. “Dopo Roma, verrà con noi a Monaco, poi a Berlino e quindi a Jakarta – conclude il Director -. Lo utilizziamo da circa due anni ed ha fatto il giro del mondo con noi già diverse volte risolvendoci parecchi problemi”.
di Francesco Giovannetti