Eni, accordo con Sonatrach: attesi 3 mld metri cubi di gas dall’Algeria
ServizioA palazzo Chigi
Il Memorandum prevede inoltre la valutazione tecnica ed economica di un progetto pilota di idrogeno verde a Bir Rebaa North (BRN), nel deserto algerino
1′ di lettura
Memorandum d’intesa tra il presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, per l’accelerazione dello sviluppo di campi a gas in Algeria e alla decarbonizzazione attraverso idrogeno verde. L’accordo, specifica una nota, permetterà ai gruppi di valutare il potenziale a gas e le opportunità di sviluppo accelerato di alcuni giacimenti già scoperti da Sonatrach.
Attesi altri 3 mld metri cubi di gas dall’Algeria
I volumi di produzione gas attesi dalle aree oggetto d’intesa, pari a circa 3 miliardi di metri cubi l’anno, contribuiranno tra l’altro ad aumentare le capacità di export dell’Algeria verso l’Italia attraverso il gasdotto Transmed.
Firma a palazzo Chigi
La firma, avvenuta a Roma a Palazzo Chigi alla presenza del presidente della Repubblica Democratica Popolare di Algeria Abdelmadjid Tebboune, in visita di Stato a Roma, e del presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi, «rappresenta un ulteriore tassello nel rafforzamento della cooperazione energetica tra Italia e Algeria ed è in linea con la strategia Eni di diversificazione delle fonti energetiche in un’ottica di decarbonizzazione», sottolinea la nota di Eni.
Progetto pilota di idrogeno verde
Il Memorandum prevede inoltre la valutazione tecnica ed economica di un progetto pilota di idrogeno verde a Bir Rebaa North (BRN), nel deserto algerino, che ha l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione dell’impianto a gas BRN operato dalla JV Sonatrach-Eni GSE.