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“E i marò?”, “Ho le spalle larghe…”. La dura reazione di Capuozzo

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10 Aprile 2022 – 10:19




Nella sua risposta il giornalista ha sottolineato come molti italiani in questi anni abbiano preso in giro i due militari pugliesi














Circa due ore fa Toni Capuozzo ha messo un post sulla sua pagina Facebook e in poco tempo è riuscito ad avere vari scontri con i commentatori di turno. Uno in particolare è degno di nota. Partiamo con lo spiegare che nel post il noto giornalista di guerra aveva comunicato che nel primo pomeriggio di oggi, domenica 10 aprile, avrebbe partecipato come moderatore, presso il Salone ex Manifattura di Cuorgnè, in provincia di Torino, al primo incontro nazionale con i marò, i due fucilieri della marina italiana Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che erano stati accusati dell’omicidio di due pescatori in India, nel 2012. Dopo quasi 10 anni, il 15 giugno del 2021, la Corte Suprema indiana ha chiuso tutti i procedimenti contro i due militari italiani a seguito del versamento di 1,1 milioni di euro a titolo di risarcimento dei danni da parte dello Stato italiano.

Lo scontro tra Capuozzo e il commentatore

Quando un commentatore ha riportato una frase spesso usata in questi anni in riferimento ai due fucilieri: ‘E allora i marò?’, Capuozzo ha tenuto a sottolineare che quelle parole erano state a lungo utilizzate per prenderli in giro. Il reporter ha poi fatto una distinzione, affermando di avere le spalle larghe e di poter rispondere, a differenza dei due militari che non lo possono fare, e che per tanto tempo hanno dovuto mandare giù “accuse false, prigionia, distanza dalle famiglie, e tanti connazionali che, appunto: “e allora i marò?”. Lo hanno fatto a testa alta, ne sono usciti, e non credo si girino a dar retta a chi non aveva capito allora, e non capisce adesso, perché non vuole o non è in grado”.

Hanno preferito scherzare piuttosto che capire

Una risposta, quella di Capuozzo, che ha evidenziato come in questi lunghi dieci anni molti italiani abbiano preferito scherzare su un episodio decisamente grave, piuttosto che cercare di capire e far sentire il proprio appoggio agli indagati, due militari italiani in un Paese straniero. Del resto, il giornalista ha più volte parlato della vicenda, asserendo di non credere che i due marò abbiano ucciso i due pescatori. Nel 2015 aveva anche scritto un libro in cui analizzava i fatti, facendosi delle domande e provando a dare delle risposte, a volte anche sottolineando come potessero, a suo parere, esserci stati alcuni errori evidenti nell’inchiesta. Quella frase è stata usata da comici, commentatori, gente comune al bar. Era diventata ormai un modo di dire per chiudere un discorso e strappare un sorriso. Amaro.




























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