Dopo Zaniolo anche Zaccagni via dalla Nazionale: tante polemiche, zero fatti
ROMA – Mancava l’ultimo colpo di scena per chiudere degnamente la settimana del gossip azzurro. Dopo Zaniolo, anche Zaccagni lascia la Nazionale. Il secondo vertice di un triangolo nato dai cori dei tifosi, rimbalzato tra balletti, volontari o meno, alimentato ovviamente dai social e concluso su un campo di Coverciano.
Escluso dalla trasferta a Wembley, tutto lasciava pensare che Zaccagni, attaccante della Lazio, avrebbe fatto parte del gruppo scelto per le partite di Nations League contro Inghilterra, Germania (2 volte) e Ungheria. Magari non da titolare, ma in una squadra senza due attaccanti esterni titolari – Chiesa e Berardi, infortunati – e con 4 impegni in 10 giorni, uno spazietto si sarebbe potuto trovare. Anzi, era esattamente questo lo spirito con cui lo aveva chiamato Mancini. E invece niente: non è dato sapere se per via di motivi familiari o per scelta dell’allenatore, ma dopo nemmeno una settimana di ritiro, con gli ultimi due giorni passati a casa, la sua estate azzurra è già finita. Così, se fino a qualche giorno fa ci si preoccupava della possibile convivenza a Coverciano tra i due “rivali” (più nel chiacchiericcio che nel mondo reale), ora sono entrambi sul divano di casa.
Per i più distratti, meglio riassumere la vicenda: i tifosi della Roma durante la festa per la conquista della Conference League cantavano sfottò campanilistici (Zaccagni gioca nella Lazio) con radici nel gossip, visto che la compagna del laziale, Chiara Nasti, è la ex fidanzata del romanista. Lui, Nicolò, è stato ripreso mentre ballava durante quel coro (“il figlio di Zaccagni è di Zaniolo”), anche se a chi da Coverciano gli ha chiesto conto dell’accaduto ha spergiurato che a ispirarne le danze fosse stata la musica a bordo del pullman, mica quel villano sfottò.
Ciò nonostante, la sua permanenza in azzurro è durata appena 24 ore: il tempo di un allenamento, un pranzo e una cena – consumata nella stessa sala di Zaccagni – e poi arrivederci: colpa di una caviglia un po’ indolenzita (dopo due operazioni al crociato, prendersi rischi sarebbe folle) e magari della voglia di staccare la spina dopo un campionato stressante. Ma tutto ciò è stato sufficiente per alimentare le dicerie. A nemmeno 60 minuti dal fischio d’inizio di Italia-Argentina, la Finalissima da cui la squadra azzurra è uscita con le ossa rotte, Zaniolo è ricomparso: ovviamente su Instagram e ovviamente mentre si godeva il sole a petto scoperto. Meno di 24 ore e ora anche Zaccagni potrà concedersi lo stesso lusso. Per restare ai cori da stadio: “Tutti a casa alé”.
Insieme a Zaccagni ha lasciato il ritiro azzurro l’altro laziale Lazzari: “Mi ha sorpreso che siano andati via – ha detto Mancini – stavano bene, poi hanno detto che avevano problemi e noi li abbiamo mandati a casa”.