Dmitry Rogozin non è più a capo di Roscosmos, al suo posto Yuri Borisov

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Dmitry Rogozin non è più a capo di Roscosmos, al suo posto Yuri Borisov



Dmitry Rogozin non è più a capo di Roscosmos. Il suo posto è stato preso dal vice ministro alla Difesa Yuri Borisov che ha già dichiarato quali saranno gli obiettivi dell’agenzia spaziale russa per il prossimo periodo.


di Mattia Speroni pubblicata il 17 Luglio 2022, alle 14:27 nel canale Scienza e tecnologia



NASARoscosmos











Qualche giorno fa è arrivata la conferma che ESA ha interrotto definitivamente i rapporti di collaborazione con Roscosmos per la missione ExoMars nonostante qualche tentativo di riavvicinamento in passato. Sempre negli stessi giorni era emersa anche l’indiscrezione secondo la quale Dmitry Rogozin, a capo dell’agenzia spaziale russa, sarebbe stato presto sostituito.

rogozin

In quel momento si trattava però solo di una voce di corridoio non confermata ma ci è voluto solo qualche giorno perché si trasformasse in realtà. Ora è ufficiale: Dmitry Rogozin non è più a capo di Roscosmos e al suo posto è arrivato Yuri Borisov (già vice primo ministro della difesa). Un cambio ai vertici che però potrebbe non essere una buona notizia, per quanto Rogozin si sia distinto recentemente per dichiarazioni particolarmente aggressive.

Yuri Borisov è il nuovo capo di Roscosmos, sostituisce Rogozin

Con un decreto presidenziale Dmitry Rogozin è stato così destituito dal suo ruolo a capo dell’agenzia spaziale con Yuri Borisov che ha preso il suo posto per condurre continuare lo sviluppo del programma spaziale (mentre è stato sottolineato che questo cambio non è una critica all’operato del precedente direttore generale, tanto che avrà presto un nuovo incarico). Questa non è necessariamente una buona notizia considerando le dichiarazioni del nuovo capo di Roscosmos.

borisov roscosmos

Nella prima riunione ufficiale dell’agenzia spaziale Borisov ha sottolineato come che gli obiettivi principali saranno la produzione di navicelle e satelliti per scopi civili e militari, la realizzazione di componentistica spaziale e la standardizzazione dei componenti. Non ci si focalizzerà su scienza e collaborazioni con altre agenzie (considerando anche la situazione internazionale).

Del resto Rogozin “nasce” come giornalista diventato poi politico e arrivando ai vertici di Roscosmos. La sua strategia quindi avrebbe più avuto a che fare con la propaganda e la comunicazione che non con la parte tecnica e ingegneristica. Borisov ha invece una carriera divisa tra scienza ma soprattutto in ambito militare e questo potrebbe rientrare nei piani offensivi e difensivi della Russia.

Anche quando Rogozin era ancora a capo dell’agenzia si era parlato diffusamente nella necessità che la Russia si dotasse di nuove soluzioni spaziali di tipo militare. Dai nuovi satelliti per la geolocalizzazione (GLONASS) a sistemi per il monitoraggio meteorologico fino a sistemi di rilevazione (satelliti spia) o antisatellite. Attualmente è presto per dire che cosa succederà alle missioni Luna che servirebbero per la collaborazione con la Cina e la base lunare o alla nuova stazione spaziale ROSS.

Confermato lo scambio di sedili NASA-Roscosmos

Nelle stesse ore della sostituzione di Rogozin con Borisov è stato anche raggiunto l’accordo definitivo tra NASA e Roscosmos per lo “scambio di sedili” per portare astronauti e cosmonauti sulla ISS. La vicenda non sarebbe collegata alla nuova dirigenza ma ora sappiamo che Anna Kikina volerà a bordo di Crew-5 (con una navicella Crew Dragon) insieme a Nicole Mann e Josh Cassada (NASA) e Koichi Wakata (JAXA) per la Expedition 67/68. La missione è prevista a settembre 2022. Frank Rubio (NASA) volerà a bordo di una Soyuz per la missione MS-22, prevista per il 21 settembre, insieme ai cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin.

anna kikina

Non è finita qui! Dopo Kikina ci sarà un altro cosmonauta che volerà a bordo di un Crew Dragon. Si tratta di Andrei Fedyaev che volerà per la missione Crew-6 per l’Expedition 68/69. Insieme al cosmonauta ci saranno Steve Bowen e Woody Hoburg della NASA mentre la partenza è prevista per la primavera del 2023. Loral O’Hara sarà invece l’astronauta statunitense che volerà sulla Soyuz MS-23 sempre nella prima parte del prossimo anno (con Oleg Kononenko e Nikolai Chub) completando così il secondo scambio di sedili.

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