Decreto Recovery 2, un “portale del sommerso” contro il lavoro nero. Cambiano le regole per entrare nella pa: serve una lingua straniera

Tra i requisiti per partecipare ai concorsi di accesso alla pubblica amministrazione entra la conoscenza di almeno una lingua straniera. Gli interventi finanziati con Superbonus ed ecobonus saranno monitorati anche per valutare il “risparmio energetico da essi conseguito”. Una nuova società pubblica battezzata 3-I spa gestirà sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e servizi informatici a favore di Inps, Inail e Istat e delle pubbliche amministrazioni centrali. Mentre per la lotta al lavoro nero arriva un Portale nazionale del Sommerso in cui confluiranno i risultati delle attività di Ispettorato nazionale, Inps, Inail, Carabinieri e Guardia di finanza. Sono alcune delle misure previste dalla bozza del nuovo decreto Pnrr varato all’unanimità mercoledì dal Consiglio dei ministri. Il testo comprende anche l’anticipo a giugno dell’entrata in vigore delle multe per i negozianti che non accettano bancomat e carte di credito.

Una lingua straniera per entrare nella pa – “Nei concorsi per il personale non dirigenziale” sarà previsto “l’espletamento di almeno una prova scritta, anche a contenuto teorico-pratico, e sempre di una prova orale, comprendente l’accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera“, si legge all’articolo 3 sulla riforma del processo di assunzione nella pa. Le prove di esame possono essere precedute da “forme di preselezione predisposte anche da imprese e soggetti specializzati in selezione di personale e possono riguardare l’accertamento delle conoscenze indicate nel bando o il possesso delle attitudini e delle capacità comportamentali richieste dal bando”. I codici di comportamento dei dipendenti pubblici dovranno contenere anche “una sezione dedicata al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici, anche al fine di tutelare l’immagine della pubblica amministrazione“.

Anche esperti in pensione potranno ricevere incarichi di consulenza dagli enti locali per interventi previsti nel Pnrr. Il trattenimento in servizio per chi è in età da pensione, si legge nel testo, “è consentito previo assenso dell’interessato, per un periodo non superiore a tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. In tal caso al personale trattenuto in servizio è corrisposto il trattamento economico previsto per la posizione occupata”.

Monitoraggio sul Superbonus – Arriva, con il coinvolgimento dell’Enea, un potenziamento del sistema di monitoraggio dell’efficientamento energetico promosso dai bonus edilizi. “Al fine di garantire la corretta attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, si legge nel testo, per quanto riguarda “Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, nonché al fine di effettuare il monitoraggio degli interventi, compresa la valutazione del risparmio energetico da essi conseguito, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all’Enea le informazioni sugli interventi effettuati”. L’Enea elaborerà le informazioni e trasmetterà una relazione sui risultati degli interventi ai ministeri della Transizione ecologica e dell’Economia, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano. Inoltre “al fine di assicurare al Ministero della transizione ecologica il supporto necessario per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate alla attuazione e al monitoraggio del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’Enea modifica il proprio statuto prevedendo l’istituzione della figura del Direttore generale“.

Nasce il Portale nazionale del sommerso per contrastare il lavoro nero – “Al fine di una efficace programmazione dell’attività ispettiva nonché di monitorare il fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale, le risultanze dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal personale ispettivo dell’INPS, dell’INAIL, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza avverso violazioni in materia di lavoro sommerso nonché in materia di lavoro e legislazione sociale confluiscono in un portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro denominato Portale Nazionale del Sommerso (PNS). Il Portale Nazionale del Sommerso sostituisce ed integra le banche dati esistenti attraverso le quali l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’INPS e l’INAIL condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi”, si legge nella bozza. La nascita del portale comporterà un costo, per le casse dello Stato, di 5 milioni per l’anno 2022 e 800.000 a partire dal 2023″.

Ci saranno 2 milioni nel 2022 per garantire la sostenibilità economico gestionale delle opere che risulteranno vincitrici del bando Pnrr da 300 milioni di euro per la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata. I fondi saranno ripartiti dall’Agenzia per la Coesione territoriale agli enti beneficiari, che saranno selezionati al termine della procedura prevista dal bando Pnrr.

Nuova società per sviluppo e gestione dei software di Inps Inail e Istat – Per spingere la transizione digitale della pubblica amministrazione è prevista la costituzione di una società dedicata alla digitalizzazione della Pa che sarà incaricata delle attività di sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore di Inps, Inail e Istat e delle pubbliche amministrazioni centrali. L’iniziativa – prevista come milestone del Pnrr – sarà in capo alla Presidenza del Consiglio, al ministero del Lavoro e ai tre istituti, che metteranno a fattor comune i loro piani e risorse per lo sviluppo applicativo. La nuova società sarà anche in grado di sostenere i bisogni di sviluppo e trasformazione digitale di altre Pa centrali.

Facilitazioni per la produzione di idrogeno verde – “Il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde, anche qualora l’impianto di produzione e quello di elettrolisi siano collegati attraverso una rete con obbligo di connessione di terzi, non è soggetto al pagamento degli oneri generali afferenti al sistema elettrico”. Lo prevede la bozza del decreto. Nell’articolo si interviene anche su un regio decreto del 1933 sulle concessioni di derivazioni per uso irriguo, aggiungendo che andrà privilegiata “la digitalizzazione per migliorare il controllo remoto e l’individuazione dell’estrazione illegale di acqua”. Si snellisce inoltre l’approvazione dei piani di bacino, prevedendo che la Conferenza Stato-Regioni si esprima “entro trenta giorni dalla richiesta di parere, decorsi i quali si procede anche in mancanza del parere”.

Cambia la governance dell’Agenzia spaziale italiana – La riforma ha l’obiettivo, viene spiegato, di semplificare e accelerare la realizzazione sia dei progetti in materia spaziale e aerospaziale attribuiti all’agenzia, sia dei programmi di ricerca coordinati dal ministero dell’Università. La norma prevede che sia il presidente del Consiglio “o il ministro o sottosegretario delegato” a esercitare “i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza” dell’Asi, mentre al ministero dell’Università e della ricerca eserciterà “poteri di indirizzo strategico limitatamente all’attività di ricerca scientifica svolta dall’Asi”.

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