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Da lunedì a Shanghai potranno riaprire alcune attività commerciali

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Da lunedì 16 maggio, supermercati, centri commerciali e ristoranti potranno parzialmente riaprire a Shanghai, in Cina, dopo settimane di un rigido lockdown avviato a fine marzo per provare a contenere i contagi da coronavirus, aumentati enormemente in seguito alla diffusione della variante omicron. Non è però chiaro come e in quali circostanze gli abitanti dei quartieri interessati potranno lasciare le loro abitazioni.

Le autorità locali hanno genericamente parlato dell’adozione di misure per «ridurre il flusso di persone», senza fornire altri dettagli. Al momento i trasporti pubblici a Shanghai, città che conta circa 25 milioni di abitanti, funzionano solo parzialmente e le persone autorizzate a tornare a lavorare vivono da giorni sui loro posti di lavoro, perché devono rimanere in “bolle” isolate dal resto della popolazione per evitare nuovi contagi.

Il lockdown a Shanghai è stato finora a dir poco caotico, con milioni di persone costrette a rimanere in casa, spesso senza avere facilmente accesso a cibo, medicinali e altri generi di conforto. La gestione è variata molto a seconda delle aree residenziali della città, con scelte arbitrarie da parte dei comitati locali incaricati di gestire i lockdown.

Nella giornata di domenica la Cina ha segnalato 1.718 casi positivi al coronavirus. Nonostante le difficoltà a Shanghai e in altre città, il governo cinese ha mantenuto la cosiddetta strategia “zero COVID” con pesanti limitazioni che hanno riguardato, e in parte ancora riguardano, centinaia di milioni di persone.

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