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Da Brozovic a Leao, ecco la top 11 della serie A

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Il calcio milanese torna egemone in serie A e copre 7/11 della top 11, il meglio del meglio del campionato appena concluso. Napoli, Lazio, Sassuolo e Torino completano il mosaico. Sono rossoneri i due giovani migliori, Leao e Tonali, uno dei tre italiani con gli azzurri Berardi e Immobile. Due gli esordienti in serie A, Maignan e Dumfries. La squadra, che potrebbe schierarsi col 4-2-3-1, è la seguente: Maignan, Dumfries, Koulibaly, Bremer, Theo Hernandez, Brozovic, Tonali, Berardi, Leao, Perisic, Immobile.

MAIGNAN: mentre Donnarumma stenta al PSG, il francese sbanca il Meazza. Dirige la difesa con autorità, è decisivo in tante circostanze, subisce 21 reti in 32 presenze, ha carisma da leader. Dallo scudetto al Lilla a quello col Milan, miglior portiere in serie A con una ventina di parate decisive.
DUMFRIES: preso per sostituire Hakimi, ha stentato a lungo per poi mostrare le sue qualità di incursore, dopo l’errore su Alex Sandro a San Siro. Veloce e incisivo, ha segnato cinque gol nella prima stagione in Italia.
KOULIBALY: ottava (e forse ultima) stagione al Napoli e sempre protagonista. In cattedra a settembre, con grandi prestazioni con Juve e Udinese. Poi la vittoriosa Coppa d’Africa, qualche alto e basso, per chiudere in bellezza col terzo posto Champions e tre gol.
BREMER: duttile, veloce, possente, il brasiliano viene da una stagione sontuosa. Salvo 2-3 gare insufficienti, è sempre stato tra i migliori, in particolare contro Juve, Sassuolo e Milan. È pronto per una big che lo pagherà a peso d’oro.
THEO HERNANDEZ: lo straordinario coast to coast con l’Atalanta è la ciliegina sulla torta di una stagione eccellente in cui però ha avuto qualche battuta a vuoto (Sassuolo, Udinese, i rossi con Roma e Inter) ma è stato protagonista assoluto in tante altre, con cinque gol e la doppietta col Venezia.
BROZOVIC: la sua assenza per infortunio a marzo ha pesato nella stagione dell’Inter perche’ l’equilibrio, i passaggi e i suoi recuperi sono fondamentali con Inzaghi, come lo erano con Conte. Da anni è uno dei migliori registi, ad aprile è stato incisivo anche coi gol con Spezia e Roma.
TONALI: primo anno da gregario, secondo da trascinatore. Per restare si è abbassato lo stipendio e la sua crescita ha dato a Pioli il salto di qualità che cercava. Centrocampista difensivo, eccelle anche nei tempi delle incursioni. Il gol finale con la Lazio e la doppietta col Verona hanno inciso sullo scudetto.
BERARDI: da anni ha un rendimento da top player, ma lui è fedele al Sassuolo, trascinatore e chioccia per Raspadori e Scamacca. Completa una stagione da incorniciare con 15 gol che gli fanno sfondare quota 100, tanto per un attaccante esterno. Dopo il titolo europeo meriterebbe di giocare la Champions.
LEAO: il grimaldello di Pioli per le gare che non si sbloccano. Dopo due anni di maturazione esplode con prestazioni eccellenti, numeri da campione, assist e 11 gol. Il portoghese sale in cattedra nell’ultimo mese dando ragione a chi rivede in lui Henry o Aubameyang. I tre assist contro il Sassuolo sono la ciliegina sulla torta.
PERISIC: in due anni da comprimario a protagonista. L’evoluzione del croato non si ferma più: il suo lavoro inesauribile da esterno, gli assist da record e i gol (pochi ma buoni) sono basilari per l’Inter, anche se sarà difficile trattarlo. Gosens per ora è la sua costosa riserva.
IMMOBILE: una macchina da gol implacabile, che migliora con gli anni. Con 27 gol segnati è il primo a vincere 4 volte la classifica dei marcatori, è arrivato a 182 reti in serie A, di cui 150 con la Lazio. Ha segnato in 21 partite con due triplette, allo Spezia e al Genoa.

Tanti gli altri protagonisti della stagione che meritano una citazione. Tra i portieri, Montipò e Vicario; tra i difensori centrali, Tomori, Skriniar, Kalulu, Chiellini, Medel e Smalling; tra gli esterni bassi, Calabria e Di Lorenzo; tra i centrocampisti Barella, Lobotka, Maxime Lopez, Tameze, Anguissa, Milinkovic-Savic; tra i rifinitori-attaccanti esterni, Pobega, Pellegrini, Torreira, Caprari, Deulofeu; tra gli attaccanti centrali, Lautaro, Scamacca, Osimhen, Abraham, Vlahovic e Giroud.

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