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Customer Care Trenitalia, per i sindacati cambio appalto con ricatto

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VERTENZA COMDATA – ALMAVIVA – TRENITALIA LE SEGRETERIE PROVINCIALI DI PALERMO SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL – UGL TLC scendono in piazza a Palermo.

Per i sindacati il cambio d’appalto delle attività di Customer Care di Trenitalia ha, ormai, assunto i connotati di un vero e proprio ricatto occupazionale ai danni di lavoratori impiegati su una commessa fra le più redditizie e prestigiose di Almaviva.
La decisione di Comdata, azienda che si è aggiudicata l’appalto, di chiudere la procedura di Clausola Sociale, pervenuta alle OO.SS. in data 16.06.2023, prefigura uno scenario nel quale i lavoratori, pur di salvaguardare il proprio posto di lavoro, saranno costretti ad accettare delle condizioni lavorative di gran lunga peggiorative rispetto alle precedenti.
La proposta di assunzione formalizzata da Comdata prevede infatti la riduzione fino al 50% delle ore di lavoro, senza tacere inoltre il fatto che i lavoratori dovranno far pervenire la loro adesione entro un termine esiguo (21 c.m.), ragion per cui è preclusa ogni possibilità di trattativa sindacale.
A ciò si aggiunge che il termine ultimo concesso ai lavoratori di accettazione o meno della proposta di assunzione, guarda caso, scadrà il giorno prima della giornata di sciopero nazionale indetta dalle OO.SS. Nazionali. A dimostrazione dell’idea ottocentesca di relazioni sindacali che Comdata ha in mente.
Ma v’è di più! Ai lavoratori verrà chiesto non solo di rinunciare a gran parte della retribuzione ma anche di certificare il definitivo peggioramento delle loro condizioni lavorative con la sottoscrizione di un verbale di conciliazione tombale che preclude ogni possibilità di rivalsa e di azione a tutela dei propri diritti.
E’ evidente che ci troviamo di fronte all’atto definitivo di destrutturazione della normativa legale e contrattuale in tema di clausola sociale dei call center, che in aggiunta al tema, mai risolto, della delocalizzazione del lavoro all’estero e alle gare d’appalto aggiudicate con l’esclusivo criterio del massimo ribasso, sta mettendo seriamente a rischio l’intero perimetro occupazionale del settore.

Fa specie che, ancora una volta, sia una società-committenza finanziata da capitale pubblico, quale è Trenitalia, a determinare la palese violazione di una legge dello Stato; inoltre, in un Paese dove vige lo stato di diritto, andrebbe anche indagato il ricorso che pende sull’assegnazione dell’appalto, ricorso attivato da aziende concorrenti, che mettono in discussione il ruolo di TIM, azienda capofila della RTI che si è aggiudicata la gara e che si è puntualmente defilata.
Il paradosso resta che per anni questa commessa ha “girato” in equilibrio e ora, a fronte di una posizione speculativa, viene interessata da fantasiose quote di esubero.
Ribadiamo la richiesta d’intervento immediato delle Istituzioni per fermare una mera speculazione a carico dei lavoratori.
I lavoratori Almaviva della commessa Trenitalia, già in SCIOPERO A OLTRANZA da giorno 17 giugno u.s., continueranno la loro protesta fino a quando Comdata non verrà riportata a più miti consigli ed il committente Trenitalia non si assuma la responsabilità sociale di lavoratori che da anni contribuiscono, in maniera determinante, a fornire un servizio di assistenza al cliente d’eccellenza.

Per martedì 20 giugno 2023 è programmato un
SIT-IN di tutti i lavoratori del SERVIZIO CLIENTI TRENITALIA presso la STAZIONE CENTRALE di PALERMO
Concentramento in via Rocco Pirri a Palermo (angolo Ufficio Postale) ore 10:00.

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