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Craxi contro Craxi, la sfida in Sicilia: Stefania con Forza Italia, Bobo con il centrosinistra

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di Felice Cavallaro

Lei candidata con Forza Italia, lui abbracciato al Partito Democratico. Duello a distanza, ma su fronti opposti, nell’isola amata da papà Bettino

Se parla di “derby familiare” perché lei, Stefania Craxi, si candida (anche) in Sicilia con Forza Italia, mentre il fratello Bobo prova a farsi eleggere nella stessa isola abbracciata al Pd, la ex sottosegretaria agli Esteri minaccia di chiudere la conversazione: “Basta con questa robina, anche perché sono collegi diversi, io Senato, lui Camera…“. Ma nella stessa Sicilia amata da papà Bettino e su fronti opposti. Riflette e si lascia andare: “Gli auguro fortuna, pur notoriamente non condividendone le scelte. Posso solo registrare come sia irriguardoso da parte del Pd candidare Bobo in una terra dove fu eletto con il centrodestra. L’unica volta che fu eletto, se mi consente”.

Beh, non lo consente Bobo per la verità. Pronto a replicare se gli ricordiamo la sua elezione benedetta da Berlusconi, proprio in Sicilia dove si candidò a Marsala facendo confluire il “Nuovo Psi” in Forza Italia: “Sono passati più di 20 anni. Era il tempo della “Casa delle libertà“, non erano cadute le torri gemelle, un’epoca passata per l’Italia e per il mondo. Io ero e resto socialista, nel centrosinistra, ben conoscendo le radici politiche del territorio, del collegio di Palermo che fu il collegio di Pietro Nenni…”.

Sa che la competizione sarà in salita e Bobo Craxi conferma: “A dem e progressisti ho detto che ero disponibile per un collegio di combattimento. Non pretendevo posti cosiddetti “sicuri”. Ho accettato di buon grado di misurarmi nella città capitale del Mediterraneo. E poi negli uninominali, all’interno delle città, è possibile intercettare un voto di opinione, lavorando dove c’è meno voto consolidato”. Escluso, da parte sua, che possa pesare la sbandata verso Berlusconi, pur da sempre considerato vicinissimo a papà Bettino: “Nessuno ha mai negato l’amicizia. C’era un rapporto personale che confermo. Ma un’altra cosa è la politica. Mai espresso una mia dichiarazione enfatica nei confronti di Berlusconi. Poi passai rapidamente al centrosinistra. E abbandonai la compagnia, sempre nella casa dei socialisti”.

Una frecciatina alla sorella comunque non la risparmia: “Non l’ho sentita. Solo un messaggio. Ma non avrebbe nemmeno bisogno dei miei auguri. E’ ben protetta: ha un posto sicuro col proporzionale in Lombardia, proprio un paracadute, e un ombrellone in Sicilia“. E lei sarebbe quindi fuori dalla casa dei socialisti? No, Stefania corregge Bobo: “Non vedi com’è a pezzi il sistema politico? Io guardo dal basso, non guardo i leader. E vedo che gli elettori socialisti evidentemente ormai votano per il centrodestra. La mia non è una scelta peregrina. Non dico che lo sia quello mio fratello, ma lui sbaglia e ragiona con la sua testa”.

Ognuno dal suo fronte e dal suo collegio. Bobo nella Palermo di Nenni, dice lui. E Stefania, catapultata a Gela, “di fronte alla Tunisia, ad Hammamet”, dice lei. Ma pensando insieme a un’altra roccaforte craxiana dell’isola, San Fratello, fra Palermo e Messina, dove non mancano ricordi e cimeli garibaldini, sottolinea Bobo. E lo sottolinea pure Stefania vantando però la sua “cittadinanza onoraria” e la sua presenza “ogni 10 marzo di ogni anno alla festa dei patroni Cirino, Alfio e Filadelfio, alla processione con i cavalli in corteo”. A cavalli, cimeli e luoghi è ovviamente legato pure il fratello della passata “sbandata” che “sul presente” non ha dubbi: “Io non sto dalla parte degli irresponsabili che hanno provocato le elezioni in un momento di crisi generale“. Ed è questo, in fondo, il vero terreno di scontro del “derby”.

22 agosto 2022 (modifica il 22 agosto 2022 | 19:36)

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