Covid, in Italia resta obbligo mascherine sui voli ma cresce il pressing per toglierle a scuola
ServizioOltre l’emergenza
A chiedere lo stop all’obbligo di mascherine a scuola sono la sottosegretaria all’Istruzione Rossano Sasso ed il leader della Lega Matteo Salvini
di Andrea Gagliardi
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Sui voli in partenza dall’Italia si continua ad indossare la mascherina. Le nuove linee guida Ecdc-Aesa (Agenzia europea sicurezza aerea) da un lato fanno cadere l’obbligo dal 16 maggio sui voli nell’Unione europea, ma dall’altro prevedono che «se gli Stati di partenza o destinazione richiedono l’uso di mascherine nei trasporti pubblici, gli operatori aerei dovrebbe richiedere ai passeggeri e equipaggio di indossare una mascherina oltre il 16 maggio». È il caso dell’Italia dove l’ordinanza in vigore del ministero della Salute prevede che l’obbligo di mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto ed aerei fino al prossimo 15 giugno.
Mascherine ancora obbligatorie sui voli dall’Italia
Ecco perché, nel rispetto della regolamentazione Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile), ai passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani con voli Lufthansa, Air France, Swiss e Austrian Airlines, Singapore Airlines e di altre compagnie, viene chiesto di continuare ad indossare il dispositivo di protezione di naso e bocca, del tipo FFP2, quando si sale a bordo dell’aereo. È lo stesso personale delle compagnie al momento del check in o al gate a ricordare ai passeggeri di indossare la Ffp2 durante il volo. «Visto che si parte dall’Italia ed onde evitare possibili multe – viene spiegato dai rappresentanti dei vettori europei – anche se il Paese di destinazione non prevede l’uso di mascherina sui mezzi di trasporto, come ad esempio la Svizzera, continueremo a chiedere ai passeggeri di indossare il dispositivo FFP2 sull’aereo».
Scuola, Lega: togliere obbligo mascherine in classe
Ma se sugli aerei prevale la cautela, con l’arrivo del caldo cresce il pressing sull’obbligo di mascherine in classe (previsto fino alla fine dell’anno scolastico in base alle norme attuali) ed a chiederne lo stop è la sottosegretaria all’Istruzione Rossano Sasso (Lega), che incalza: «È una richiesta che mi è arrivata anche da tante famiglie, che ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico. Come Lega lo stiamo chiedendo da diverse settimane, in considerazione sia del miglioramento dei dati epidemiologici sia della brusca impennata delle temperature, che soprattutto nel Mezzogiorno rende davvero difficile seguire le lezioni: oggi, in diversi centri, siamo abbondantemente oltre i 30 gradi».
Un tema quest’ultimo evidenziato anche da Matteo Salvini: «Più di 30 gradi in classe e obbligo di mascherina su bocca e naso per ore anche seduti al banco? Non ha senso, cambiamo questa regola inutilmente punitiva, lo meritano i bambini, lo chiedono genitori e insegnanti».
Speranza: mascherina a scuola non è scelta politica
Ma frena il ministro della Salute Roberto Speranza, che parla di «valutazioni che deve fare la nostra comunità scientifica». E aggiunge: «Non sono mai state scelte politiche, sono scelte tecniche che vanno valutate in quanto tali»