Covid, in arrivo nuove regole sull’isolamento dei positivi

Quarantena

Potrebbe arrivare a giorni la nuova circolare sull’allineamento delle norme: riduzione della durata massima dell’isolamento a 15 o 10 giorni (dagli attuali 21) e soprattutto possibilità per i positivi senza sintomi di non aspettare più 7 giorni – come attualmente previsto – per fare il tampone di fine isolamento, e se il test è negativo di tornare subito liberi

24 agosto 2022

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Potrebbe arrivare a giorni la nuova circolare sull’isolamento dei positivi a Covid-19. Il documento dovrebbe portare a un alleggerimento delle regole. I tecnici del ministero della Salute stanno valutando la percorribilità, sulla base dei dati scientifici disponibili ad oggi, di misure come la riduzione della durata massima dell’isolamento a 15 o 10 giorni (dagli attuali 21) e soprattutto la possibilità per i positivi senza sintomi di non aspettare più 7 giorni – come attualmente previsto – per fare il tampone di fine isolamento, e se il test è negativo di tornare subito liberi. Sempre a quanto si apprende, si attende un parere prima di emanare nei prossimi giorni la circolare.

Eisale indice di contagio Rt, torna verso 1

Intanto però, dopo una fase di discesa iniziata nel luglio scorso, l’indice di contagio Rt riprende a salire e in circa dieci giorni è aumentato a valori che vanno dallo 0,7 allo 0,9. Lo indicano i gruppi di ricerca che calcolano gli indici equivalenti all’Rt elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità, ma con tecniche che permettono di avere valori più aggiornati. I fisici, epidemiologici e statistici del sito CovidTrends indicano che dal 13 agosto l’indice equivalente all’Rt, chiamato Covindex, è salito da 0. 85 a 0,9; il sito CovidTrends indica che dal 13 agosto l’indice equivalente all’Rt, chiamato Covindex, è salito da 0.85 a 0,9; il sito CovidStat dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) indica che nello stesso periodo il valore è aumentato da 0,6 a 0,71 (valore intermedio fra 0,85 e 0,59).

La ricerca italiana sulla variante Centaurus

In merito alle trasformazioni del virus, è italiana la prima ricerca che ha esaminato le mutazioni della sottovariante BA.2.75 di Omicron, noto come Centaurus. Lo studio, dell’Università dell’Insubria e pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine, indica che le mutazioni la rendono la BA.2.75 molto efficiente nel legarsi ai recettori delle cellule umane. Una capacità che “apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale”, osserva Fabio Angeli, che ha condotto la ricerca con Martina Zappa e Paolo Verdecchia. “Saranno cruciali – aggiunge – la nuova campagna vaccinale ed il ripristino delle misure di protezione individuale”. Sul fronte della scuola, un sondaggio di Tecnica della Scuola indica che un insegnante su tre considera inevitabile una nuova vaccinazione in autunno se il numero di nuovi casi Covid dovesse aumentare e uno su due reputa inevitabile il ritorno della mascherina, da indossare per legge durante le lezioni.

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