Covid da record, paziente malato per 505 giorni prima di morire. “Così nascono le varianti del virus”
Roma, 22 aprile 2022 – Malato di Covid per 505 giorni prima di morire. E il caso record non è isolato, rinforzando l’idea che le nuove varianti del coronavirus si formino proprio in questi pazienti, affetti da Long Covid e che non riescono a guarire. L’infezione di Sars-Cov-2 più lunga mai registrata è stata illustrata al congresso di Società di Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive di Lisbona. Gli esperti King’s College London and Guy’s and St Thomas’ NHS Foundation Trust hanno studiato il caso di un paziente immunodepresso che, sfibrato dal virus, non è riuscito a guarire dall’infezione nonostante le terapie.
Non è ovviamente una sola storia clinica a spingere i ricercatori – guidata da Luke Blagdon Snell – a ipotizzare un legame tra Long Covid e varianti. La studio presentato in Portogallo ha infatti seguito ben 9 pazienti che sono stati gravati dal virus per lunghissimo tempo, in un periodo tra marzo 2020 e dicembre 2021. Erano tutti immunodepressi a causa di malattie (Hiv, tumori, etc) o terapie in corso (con immunosoppressori).
Lo stesso studio ha documentato anche il primo caso di infezione occulta: un paziente, risultato negativo al tampone, a distanza di tempo è tornato positivo al Covid. Analisi approfondite hanno evidenziato che l’infezione in questione era originata da una variante non più circolante. Segno che il coronavirus non aveva mai abbandonato l’organismo, semplicemente si era ‘nascosto’ e non era più tracciato dai test. Analizzando e sequenziando periodicamente l’infezione nei nove pazienti su cui era incentrato lo studio, è emerso che con il passare del tempo spuntavano varianti già note come alfa, delta e omicron. E non arrivava quindi da nessun contagio esterno, il virus man mano che passavano giorni, settimane e mesi, mutava nel corpo del malato.
Dei nove pazienti che hanno partecipato alla ricerca, cinque sono sopravvissuti. Quattro sono deceduti, due hanno eliminato il Sars-CoV-2 senza trattamento. Due di loro avevano ricevuto anticorpi monoclonali e antivirali. Rimane positivo il nono paziente che ha contratto il Covid da più di un anno, 412 giorni per l’esattezza. Nonostante la terapia con anticorpi, ancora non riesce a guarire. Se al prossimo controllo risulterà nuovamente positivo, supererà il record dei 505 giorni. “I pazienti immunocompromessi con infezione persistente – osserva Gaia Nebbia, collega e coautrice di Snell – sono associati a difficoltà maggiori. Sono urgentemente necessarie nuove strategie di trattamento che possano contrastare il rischio di ospedalizzazione e decesso per le persone più vulnerabili”.