Covid: 53.602 nuovi casi, 130 morti. Sono 15 milioni gli italiani guariti
Sono 53.602 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 58.861. Le vittime sono invece 130, una in meno rispetto a ieri. Sono 383.073 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 381.239. Il tasso di positività è al 13,9%, in calo rispetto al 15,4% di ieri. Sono 366 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 5 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 32. I ricoverati nei reparti ordinari tornano ancora sotto quota 10mila: sono 9.826, ovvero 116 in meno rispetto a ieri. Sono 1.229.379 le persone attualmente positive al Covid, 17.738 in meno nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 16.463.200 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 163.507. I dimessi e i guariti sono 15.070.314, con un incremento di 71.625 rispetto a ieri.
Il tasso di mortalità per Covid-19 in Italia è di nove volte maggiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con tre dosi (le due del ciclo completo più la dose booster) e di quattro volte maggiore rispetto ai vaccinati con due dosi. Lo indica il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) su ‘Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale’ relativo all’epidemia di Covid-19″, aggiornato al 27 aprile.
Il rapporto dell’Iss indica che nel periodo compreso fra il 4 marzo e il 4 aprile 2022 il tasso di mortalità standardizzato per età (relativo alla popolazione di età uguale o superiore a 5 anni) nei non vaccinati è stato pari a 36 decessi per 100.000 abitanti, ossia circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con il ciclo completo (due dosi) da meno di 120 giorni (9 decessi per 100.000 abitanti) e circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con la terza dose (booster), nei quali la mortalità è pari a 4 decessi per 100.000 abitanti.
Per quanto riguarda la prevenzione dell’infezione da virus SarsCoV2, il rapporto indica che nel periodo di prevalenza della variante Omicron in Italia, ossia a partire dal 3 gennaio scorso, l’efficacia del vaccino è stata del 44% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale con due dosi, del 36% tra 91 e 120 giorni, e del 47% oltre 120 giorni dal completamentodel ciclo vaccinale; nei vaccinati con la terza dose (booster), l’efficacia è stata del 62%.
Per quanto riguarda la prevenzione di casi di malattia severa, il rapporto indica che questa è stata del 72% nei vaccinati con il ciclo completo da meno di 90 giorni, del 73% nei vaccinati con ciclo completo da 91 a 120 giorni, e 74% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni, dell’89% nei vaccinati con la dose booster. Le stime di efficacia del vaccino, si rileva nel rapporto dell’iss, “attualmente escludono dalla popolazione suscettibile i soggetti con pregressa diagnosi nei 90 giorni precedenti, tempo dopo il quale si è nuovamente a rischio di infezione come da definizione di reinfezione”.