Cosa sappiamo della coppia che si è uccisa a Spinello di Santa Sofia
Un uomo e una donna, marito e moglie, si sono uccisi sabato a Spinello di Santa Sofia, in provincia di Forlì. Si chiamavano Paolo Neri e Stefania Platania, avevano 67 e 65 anni ed entrambi erano originari di Roma: lui era un ex usciere del Senato della Repubblica, lei aveva lavorato come centralinista sempre al Senato. Hanno lasciato un biglietto indirizzato ai figli su cui hanno scritto: “Vogliamo trovare un nuovo luogo in cui vivere in pace”, “Un mondo che ci offre nuove possibilità”.
Su molti quotidiani il loro suicidio è stato associato all’appartenenza alla Ramtha’s School of Enlightenment, una comunità di tipo esoterico abbastanza diffusa negli Stati Uniti e con un gruppo di seguaci anche in Italia. In realtà le cose non sono così chiare. I due coniugi infatti, secondo un comunicato della Ramtha’s School, non erano più frequentatori di corsi del gruppo da una decina d’anni. All’interno della comunità, definita da molti “setta”, non risulta che ci siano mai stati episodi di coercizione, denunce di plagio o di altra natura. Ci sono state però molte critiche per l’alto prezzo dei corsi.
La Ramtha’s School of Enlightenment ha sede a Yelm, nello stato di Washington, e fu fondata nel 1977 da Judith “J.Z.” Knight, pseudonimo di Judith Darlene Hampton, una donna oggi 76enne di Tacoma, che affermò di aver avuto un incontro con un’entità spirituale, Ramtha l’illuminato, un guerriero vissuto 35mila anni fa. Tra gli anni Ottanta e i Novanta, ispirandosi ad altre comunità New Age, la donna iniziò ad avere numerosi seguaci. Durante gli incontri avviene il cosiddetto channeling, cioè la canalizzazione tra Knight e “l’entità”: la donna dice di cadere in trance e parla portando quelli che sostiene essere messaggi dell’antico guerriero. Gli allievi del gruppo vengono chiamati studenti, e sono invitati a seguire una serie di pratiche spirituali per raggiungere quello che viene definito “uno stato divino”. Essenzialmente si tratta di pratiche di meditazione attraverso le quali Knight avvicina gli allievi a quello che chiama “un cammino pratico per la trasformazione e l’illuminazione individuale”. Recentemente Knight è stata molto criticata negli Stati Uniti per aver diffuso le teorie complottiste e di estrema destra del gruppo QAnon e per essersi dichiarata grande sostenitrice di Donald Trump.
Sul sito del gruppo molti filmati illustrano le varie attività tra cui, per esempio, il tiro con l’arco piegato. Sul Quotidiano Nazionale Massimo Introvigne, sociologo, direttore del Centro Studi delle nuove religioni, ha definito la comunità “un’accademia esoterica”. Nel documento Le religioni in Italia, Introvigne e il sociologo PierLuigi Zoccatelli spiegano dettagliatamente come funziona la Ramtha’s School of Enlightenment:
“I nuovi studenti partono da una “Fine settimana per principianti”, e imparano i rudimenti della Scuola attraverso ulteriori eventi nel corso di un anno. Alla fine, diventano “studenti”, ma per mantenere questa qualifica devono partecipare ad almeno due incontri all’anno, uno in primavera e uno in autunno. Gli “studenti” che vivono nelle vicinanze di Yelm partecipano a corsi e incontri molto più spesso. Ramtha si è costruito un seguito internazionale originariamente solo attraverso la circolazione dei libri e delle cassette, dapprima in lingua inglese poi in un buon numero di traduzioni (comprese quelle italiane), richieste dai gruppi che hanno iniziato a formarsi”.
Ai seguaci di Ramtha è comunemente associata la convinzione che il mondo avrebbe dovuto finire il 21 dicembre 2012, come diceva una controversa profezia Maya. Il portavoce della scuola, Mike Wright, come ha riportato il Corriere della Sera, in un comunicato ha negato però che la comunità abbia mai previsto la fine del mondo: “Ramtha ha parlato dei cambiamenti della Terra dagli anni ’80 e ha dato speranza alle persone raccomandando azioni tangibili affinché le persone si preparino ai vari cambiamenti. Quando le calamità colpiscono, come stiamo assistendo con frequenza e intensità sempre maggiori, i nostri studenti possono quindi essere una fonte di sostegno per le loro famiglie e comunità piuttosto che un peso”.
In Italia la scuola di Ramtha si diffuse nei primi anni Duemila, e venne scelta come località di ritrovo Spinello di Santa Sofia perché c’è un grosso centro sportivo, Sportilia (utilizzato come ritiro della nazionale di calcio prima dei mondiali del 1994) e perché corrispondeva agli insegnamenti di Knight, che consigliava luoghi lontani dall’acqua di laghi, fiumi e mare. Nel centro sportivo si teneva una serie di incontri e alcuni allievi della scuola compravano casa in paese o nei dintorni, altri la presero in affitto. Ci fu anche chi si fece costruire un bunker antiatomico proprio perché agli allievi veniva raccomandato di prepararsi ad affrontare qualsiasi calamità e di rifornirsi di tutto il necessario.
Tra chi comprò casa ci furono anche Paolo Neri e Stefania Platania, che da qualche anno venivano in paese però solo per le vacanze o per qualche fine settimana. Come altri proprietari di casa, venerdì dovevano partecipare a una riunione in comune per affrontare il problema di una frana, ma non si sono visti. Il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi, ha anche detto: “non so se è corretto definire queste persone come membri di una setta. Direi di più una comunità. I corsi arrivano da tutta Italia ma non dall’estero. In tanti hanno stabilito qui la loro seconda casa anche perché è un posto notevole dal punto di vista naturalistico. Non ci sono mai stati problemi di alcun tipo”.
Nel comunicato che ha diffuso, la Ramtha’s School of Enlightenment ha spiegato che “Paolo Neri e Stefania Platania hanno frequentato i corsi della RSE tra il 2003 e il 2012. La RSE non ha avuto contatti con loro dall’ultima volta che hanno partecipato a un seminario 10 anni fa”. Inoltre, continua il comunicato, “gli insegnamenti della RSE celebrano la vita. Forniamo informazioni e tecniche alle persone per affrontare e superare le sfide della loro vita, e non evitarle. I concetti fondamentali insegnati nella Scuola sottolineano la sacralità della vita umana. La scelta della coppia è tragica e non rispecchia assolutamente la filosofia della scuola”.
Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico Italia allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare i Samaritani al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al numero 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.