Clandestini e amianto vicino alla scuola. E Sala finge di non vedere
18 Maggio 2022 – 13:50
Clandestini tra le macerie e rifiuti d’amianto, il tutto a pochi passi da una scuola media. A Milano i cittadini delle periferie chiedono più attenzioni da parte della giunta
Non è una novità che la giunta del Comune di Milano guidata da Beppe Sala non abbia particolarmente a cuore le periferie della città e lo dimostra il fatto che gli interventi per la cura e la sicurezza in queste aree latita. Il tutto nonostante le innumerevoli segnalazioni dei cittadini che, ormai allo stremo, chiedono l’intervento delle istituzioni per la risoluzione dei problemi che abbassano notevolmente la qualità della vita, l’appeal e l’appetibilità dei quartieri distanti dal centro. Tra gli ultimi esempi del menefreghismo della giunta guidata da Beppe Sala c’è quanto sta accadendo nel quartiere Adriano, periferia nord-est della città, dove sussiste da tempo un’area lasciata totalmente all’abbandono, dove i clandestini vivono in condizioni di scarsa igiene e di sicurezza precaria anche a causa di ampi accumuli di amianto. Il tutto a pochi passi da una scuola media.
L’area si trova in via Adriano 60 ed è già stata più volte segnalata proprio per i problemi di sicurezza e igiene, senza che nessuno dall’amministrazione comunale abbia mai fatto qualcosa di concreto per la risoluzione della criticità, solo annunci di riqualificazione ai quali non sono mai seguiti i fatti. “Abbiamo trovato sbandati e clandestini africani che vivono stabilmente tra le macerie, in palazzi con scale distrutte, in mezzo a un degrado esagerato, in uno scenario da guerra e devastazioni“, ha dichiarato il consigliere comunale Silvia Sardone, che ha effettuato l’ennesimo sopralluogo nella zona. Nessuna delle persone straniere presenti in loco era in possesso dei documenti e il tutto passa sotto traccia tra gli interessi dell’amministrazione. Questa zona è ben nota alle cronache per un fatto di sangue che si è consumato pochi anni fa, quando si scatenò una rissa tra immigrati che portò alla morte di un uomo.
Ma c’è anche l’amianto a complicare le cose, il materiale altamente cancerogeno e dannoso per l’ambiente che gli ecologisti di sinistra presenti anche nel consiglio di palazzo Marino fanno finta di non vedere in via Adriano. “Tutto ciò avviene a pochi passi dalla nuova scuola media del quartiere, inaugurata in pompa magna dalla giunta Sala, senza riuscire a guardare oltre il proprio naso“, denuncia ancora Silvia Sardone, mettendo in evidenza le contraddizioni di questa giunta. Il degrado di quest’area è totale, così come quello di altre zone di Milano dimenticate: “La sinistra smetta di nascondere la testa sotto la sabbia: in via Adriano 60 è necessaria una bonifica generale, oltre alla messa in sicurezza dell’area, allo sgombero e a un progetto in grado di riqualificare tutta la zona. È inammissibile che nella Milano città internazionale del 2022 ci sia gente che vive in condizioni da periferia del terzo mondo“.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri del Municipio 2 della Lega, Vanessa Ragazzoni ed Edoardo Solazzo: “Se questa è l’attenzione del Comune di Milano verso le periferie della città siamo davvero messi molto male. In via Adriano 60 il degrado è ormai padrone del luogo da dieci anni. La Milano inclusiva, che si riempie la bocca di welfare e diritti, può permettere certe situazioni?“. L’amarezza dei due consiglieri è quella dei cittadini regolari residenti in quelle zone, che chiedono a gran voce l’intervento delle istituzioni: “Sala la smetta di far finta di nulla: da queste parti si è visto solo per tagliare il nastro della nuova scuola dopo anni di mancate promesse, come mai non riesce a fare qualche passo in più per toccare con mano l’abusivismo e l’illegalità di questi edifici pericolanti e abbandonati?“.