Cinque città, cinque amori: il focus nell’App de «la Lettura»
di Redazione Cultura
Extra digitale: luoghi e storie indimenticabili che vi sono ambientate. Nell’inserto, «Sola andata» di Claudia Bruno (NN Editore) che si svolge nella periferia londinese e «Il Giardino degli Aranci» di Dario Voltolini (La nave di Teseo), a Roma
Parigi alla prova estrema della guerra in Suite francese di Irène Némirovsky; la Cartagena di mercanti e commerci ne L’amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez; la Saigon del 1929 ne L’amante di Marguerite Duras; una mondana e cruda New York in Colazione da Tiffany di Truman Capote; la Tokyo del Sessantotto in Norwegian Wood di Haruki Murakami. Mercoledì 4 maggio nel Tema del Giornodell’App de «la Lettura» (scaricabile App Store e Google Play), Ida Bozzi esplora il legame tra luoghi e amori indimenticabili che vi sono ambientati.
Nel supplemento #544, in edicola e nella stessa App, inoltre, Ermanno Paccagnini recensisce il romanzo Sola andata di Claudia Bruno (NN Editore): al centro una coppia che si trasferisce nella periferia londinese ma che non riesce a ritrovare lo slancio dei primi tempi. Mentre Demetrio Paolin scrive de Il Giardino degli Aranci di Dario Voltolini (La nave di Teseo), in cui un architetto si imbatte a Roma nella donna di cui era innamorato da ragazzo.
Nell’App del supplemento, nella sezione Temi, sono disponibili anche altri focus. Come quello di Helmut Failoni sulla fortuna musicale di Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), riletto da compositori come come Richard Wagner, Gustav Mahler, Johannes Brahms, Franz Schubert (e molti altri…).E nel supplemento #544, disponibile in edicola e nell’App, lo stesso Failoni firma un articolo sul musicista Teho Teardo che ha inciso un disco ispirato all’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert.
Nell’App si può leggere anche il tema di Stefano Bucci sull’anima ecologista dell’arte. Un percorso tra le opere di Joseph Beuys (1921-1986) — protagonista a Venezia della mostra Joseph Beuys. Finamente Articolato (Palazzo Cini, fino al 22 novembre, a cura di Luca Massimo Barbero) — che nelle sue sculture utilizzava materiali come rame, feltro, grasso, vino, sangue; Mike Nelson (1967), che utilizza materiali naturali presi da un terreno bonificato: rocce, tronchi d’albero, rami e radici (come
The House of the Farmer a cura di Didi Bozzini, fino al 12 giugno presso il dismesso Palazzo dell’Agricoltore a Parma). E ancora nelle sculture di Giuseppe Penone (1947) o nei monumentali dipinti sull’erba di Saype (1989). Mentre nel supplemento #544, disponibile in edicola e nella stessa App, lo stesso Bucci intervista Piero Gilardi, autore dei Tappeti-Natura in mostra dal 7 maggio al 9 gennaio 2023 al Magazzino Italian Art di Cold Spring, New York, per Gilardi: Tappeto-Natura a cura di Elena Re. Anche la visualizzazione dati di questa settimana, realizzata da Michela Lazzaroni e accompagnata da un testo di Telmo Pievani, guarda alla natura, o meglio all’emergenza climatica, mostrando quante Terre stiamo consumando. E Cecilia Bressanelli intervista il compositore Piergiorgio Ratti autore (per la Fondazione La Società dei Concerti di Milano) di Green Fantasy, un brano musicale per sette piante solite, sax e orchestra che debutta il 18 maggio nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.
Tra i Temi dell’App si può leggere anche il focus firmato da Paolo Di Stefano: una mappa della parola poetica che parte dal volume Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea curato da Laura Pugno (il Saggiatore); mentre nel supplemento si può leggere l’intervista di Teresa Ciabatti alla poetessa Alessandra Carnaroli. Nell’App, c’è anche l’approfondimento di Vincenzo Trione che si concentra sull’arte «politica». Mentre nell’inserto, lo stesso Trione affronta il tema del Neosurrealismo. Nel nuovo numero, anche un articolo di Gianluigi Colin sulla mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata, fino al 26 settembre alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Oltre al Tema del Giorno e al nuovo numero dell’inserto in anteprima al sabato, l’App de «la Lettura» offre anche tutto l’archivio delle uscite dal 2011 a oggi. Il prezzo dell’abbonamento è di 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita (sottoscrivibile anche da qui). Per chi si abbona tutti i contenuti dell’App sono raggiungibili anche da desktop, a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, l’abbonamento si può regalare da questa pagina o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.
Per quanto riguarda i contenuti del supplemento, ad aprire «la Lettura» #544 è uno speciale sulla lingua «del nemico». La riflessione di Mauro Covacich apre lo speciale partendo da ciò che è accaduto in un liceo veneto in cui da tempo si studia il russo: proprio lì, alcune studentesse ucraine rifugiate si sono ben inserite nei gruppi di lavoro. Citando l’esempio di molti autori — Paul Celan che scrisse nel tedesco dei nazisti che gli avevano ucciso la madre, Derek Walcott che usò la lingua dei colonialisti inglesi… —, Covacich mostra come l’incontro di linguaggi riesce talvolta a favorire le connessioni e superare i confini.
Altre analisi: sulla retorica bellica interviene il linguista Giuseppe Antonelli; di revisioni storiche in chiave nazionalista scrive Amedeo Feniello; Edoardo Boncinelli scrive di biologia del conflitto. Di autori esuli dell’Est che sono riusciti a tornare, almeno sulla pagina, in patria (da Safran Foer a Shishkin) scrive Cristina Taglietti; di libri «esiliati» dalle scuole Usa perché dedicati a temi «sensibili» si parla nell’articolo di Giulia Ziino.
Ne «la Lettura» #544 si incontra anche il Nobel per la Letteratura 2019 Peter Handke. Dell’autore austriaco è in uscita un nuovo romanzo breve (La mia giornata nell’altra terra. Una storia di demoni, Guanda) e già in vendita parte dei diari (Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi. Segni e presagi dalla periferia 2007-2015, Edizioni Settecolori). La traduttrice dello scrittore, Alessandra Iadicicco, racconta la visione del mondo che accomuna i due volumi, indicandone le sorprese linguistiche. L’incipit del romanzo di Handke è arrivato venerdì 28 in anteprima agli abbonati alla newsletter de «la Lettura».
Il numero 544 del supplemento si chiude con un racconto della scrittrice statunitense Elizabeth Brundage (autrice di Punto di fuga, Bollati Boringhieri), dal titolo Il caffé rubato: piove, e già questo non è bello se sei in strada senza ombrello; manca un’ora al treno, e neppure questo è bello: hai un po’ di tempo ma non troppo. Perciò Claire entra in uno Starbucks e si mette in coda. Ma poi perché prende il caffè che il barista ha preparato per un’altra persona, Francesca?
29 aprile 2022 (modifica il 3 maggio 2022 | 20:21)
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