Chi ha vinto (su tutti i fronti) e perché
di Maria Teresa Meli
Il leader di Azione aveva promesso di non derogare a nessuna delle richieste: e così è andata. A cominciare dalle candidature: Fratoianni, Bonelli e Di Maio non potranno essere candidati nei collegi uninominali
Stamattina presto, prima di andare all’incontro con Enrico Letta, Carlo Calenda aveva promesso ai suoi: «Non derogherò su alcun punto di ciò che ho scritto e richiesto». E così è andata: il leader di Azione, come dimostra la nota finale, contiene tutte le condizioni poste da Calenda. A cominciare dalle candidature: non verranno presentati nei collegi uninominali «personalità che possano risultare le divisive». Il che significa che Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Luigi Di Maio non saranno candidati nei collegi uninominali. E siccome le loro liste non hanno la certezza di raggiungere il 3 per cento non è detto che tornino in Parlamento. Per inserire un «criterio oggettivo» in modo che questa decisione non appaia come un calcio negli stinchi agli alleati più piccoli, Letta ha proposto che sull’uninominale non si candidi nessun leader della coalizione.
I passaggi più politici riguardano poi l’agenda Draghi citata più volta nel testo, il sostegno all’Ucraina, la realizzazione degli impianti di rigassificazione e la correzione di due strumenti fortemente voluti dal Movimento 5 stelle: il reddito di cittadinanza e il Bonus 110 per cento. Tutto molto chiaro, dunque.
Più confusa la suddivisione dei collegi uninominali tra le forze politiche della coalizione. Il 70 per cento andrà al Pd con la lista Democratici e progressisti e il 30 ad Azione e più Europa, «scomputando dal totale dei collegi che quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale». Un compromesso alquanto confuso su cui gli esperti dei rispettivi partiti si scervelleranno quando la trattativa sulle candidature entrerà nel vivo. Ma il significato politico è chiaro. L’alleanza non è solo a trazione dem, c’è un tandem Letta-Calenda e di sicuro il leader di Azione non mancherà di ricordarlo al segretario del Pd, se mai ve ne sarà bisogno.
2 agosto 2022 (modifica il 2 agosto 2022 | 15:13)
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